Omelia (01-01-2012)
Paolo Curtaz
Commento su Luca 2,16-21

Buon anno! La Chiesa ci invita ad iniziare il nuovo anno civile in compagnia di Maria, madre della Chiesa. ネ un invito pressante a ripartire da Dio, dall'essenziale, dall'unico che pu・orientare la nostra vita.

Anche se facciamo finta che non sia cos・ sappiamo bene che l'anno che sta per iniziare sar・straordinariamente simile a quello appena passato. La crisi picchia forte e per molti il futuro ・piuttosto tenebroso e denso di inquietudine... Ma sappiamo che, statisticamente, l'anno che comincia oggi assomiglia a quello appena passato: ci saranno momenti di fatica e momenti di gioia, per alcuni sar・un anno particolarmente sereno e per altri la vita presenter・inesorabilmente qualche conto sgradito...La liturgia, nella sua saggezza, ci invita a fare un passo indietro, anzi, a compiere un passo in profondit・ Quest'anno sar・significativo se, come Maria, impareremo a fermarci e a meditare, a guardarci dentro, a lasciare che gli eventi siano illuminati dalla Parola. Solo cos・vedremo le nostre piccole storie inserite nel grande progetto d'amore che Dio ha sugli uomini. Accogliamo fiduciosi l'augurio e la benedizione fatti da Aronne sul popolo di Israele: qualunque cosa accada in questo anno, il Signore ci conceda di non restare schiacciati dagli eventi ma di alzare lo sguardo verso di lui per vedere che il suo volto ・sempre illuminato, cio・sorridente. Se Dio ci sorride, sar・un anno straordinario.