Omelia (06-01-2012)
Paolo Curtaz
Commento su Matteo 2,1-12

Oggi celebriamo la festa della manifestazione del Signore ai popoli: il vangelo supera i confini ristretti di Israele e si realizza la profezia di Isaia: davvero tutte le nazioni si riconoscono in Gerusalemme!

Sono curiosi, i magi. Hanno tempo da perdere e denaro da investire per soddisfare le proprie curiosit・ Appassionati astrologi, hanno letto un evento celeste come la prefigurazione di un evento mondano: la nascita di un re. Cercando la verit・ incontreranno Dio. Ma lo fanno perch・si mettono in discussione, si lasciano interrogare dalle informazioni che ricevono, si mettono in strada per andare a vedere. Solo chi lascia crescere in s・la curiosit・della ricerca pu・incontrare Dio. Solo chi ha il coraggio di mettersi in cammino lo pu・raggiungere. Oggi, allora, ・la festa dei cercatori di Dio che non vedono in lui un pericoloso concorrente o qualcuno da manipolare, come invece fa lo spietato Erode, che non si rifugiano dietro le proprie convinzioni religiose e dietro la propria cultura, e non escono dal tempio per andare a verificare personalmente. Scardina tutte le certezze, il Dio bambino, abbatte gli steccati, ribalta le convinzioni: chi crede di essere nel giusto, chi ・religioso e devoto, alla fine, non incontra Dio. Lo fa', invece, chi accetta di interrogarsi con onest・ chi cerca la verit・ chi segue la stella che indica un mistero che ci viene incontro!