Omelia (15-08-2012)
Paolo Curtaz
Commento su Luca 1,39-56

Ferragosto segna l'inizio della fine dell'estate. Le giornate cominciano ad accorciarsi e si intravvede all'orizzonte il clima settembrino, specialmente dalle mie parti, in alta montagna. E nel cuore dell'estate, ogni anno, in questa giornata di gite all'aria aperta e di pic-nic, la Chiesa volge lo sguardo a Maria, nell'ultima istantanea della sua vita. Oggi celebriamo la Dormitio Mariae, antichissima festa diventata solennità solo nel secolo scorso: i discepoli, da sempre, testimoniano che Maria, prima fra i discepoli, è stata anche la prima a risorgere nella carne, oltre che a risorgere nell'anima, tornando presso il Figlio. Una tradizione antichissima che ha lasciato tracce nella storia della primitiva comunità e della cui devozione restano tracce nel cuore di Gerusalemme ci consegna questa verità. Colei che è stata la prima a credere è la prima a risorgere nel Figlio, come faremo noi. È la guida che apre la cordata per l'ascensione, che ci indica la strada che ci conduce verso la vetta della santità. Concludiamo questa estate riconfermando la nostra fiducia verso Maria: non sbagliamo ad imitarla nella sua fede, nel suo percorso interiore.