Omelia (18-04-2004) |
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La presenza di Cristo Risorto Che cosa è per noi la risurrezione di Cristo? Un avvenimento lontano senza alcun rapporto con la nostra vita di oggi? Al contrario, le letture di oggi mettono l'accento sulla dimensione attuale della risurrezione del Signore: essa ci riguarda personalmente. Com'è dunque la mia fede in Cristo risorto? - E un autentico atto di fede? Gesù è uscito vivo dal sepolcro. I vangeli ce ne danno una chiara testimonianza. Senza questo finale compimento della parola divina, la nostra fede sarebbe vana, "la più funesta delle illusioni", dirà san Paolo. Perciò la Chiesa ci esorta vivamente ad aprirci a questo mistero della risurrezione. - E un atto di fede personale? Non dev'essere una semplice formula stereotipata, cioè ripetuta per abitudine, ma un adesione interiore e sicura. Quali saranno le modalità, non importa: potrà essere una fede spontanea e immediata come quella delle pie donne; potrà avere qualche venatura di dubbio, come quella di Tommaso, o essere un po' reticente come quella degli apostoli. L'importante è che essa sbocchi nella piena luce del Cristo risorto. E un atto di fede efficace? In qualunque modo essa penetri in noi e ci conquisti, questa fede deve essere abbastanza forte da fare di noi dei veri testimoni della risurrezione, con una vita decisamente cristiana. Condivisa con i nostri fratelli, essa renderà le nostre comunità ecclesiali dinamiche, gioiose e attraenti. Così per mezzo nostro, Cristo sarà sempre presente e vivo nel cuore del mondo. |