Omelia (18-04-2004)
Comunità Missionaria Villaregia (giovani)
Il prezzo dell'incredulità

Oggi ti proponiamo un'escursione a Gerusalemme.
"Sei matto? Proprio lì dove c'è ancora guerra tra Palestinesi e Israeliani?"
Sì, proprio in questo luogo Santo, diventato un "inferno", per intervistare una persona importante.
"Non sarà Sharon o Arafat?". No, entreremo in una casa con porte e finestre sbarrate, dove ci sono undici uomini che si nascondono per paura dei Giudei: sono gli Apostoli di quel Gesù di Nazareth che è morto e risorto e appare a questi uomini paurosi.
"Mi proponi un'avventura strana, ma la cosa è nuova e mi interessa. Vengo con te. Cosa ci servirà?" Telecamera, microfono volante, registratore, blocco e penna per prendere gli appunti... Vedrai che avventura!
"Eccoci a Gerusalemme. La città è ancora in festa per la Pasqua. Sono moltissime le persone convenute nella Città Santa per questa occasione: è una delle feste più importanti anche per gli ebrei. La casa si trova al centro della città...
"Ma come facciamo ad entrare? E' tutto chiuso: sembra disabitata.
Poveri Apostoli! Certo che ne vivono di paura per rinchiudersi in questo modo. Ma ecco, sta arrivando qualcuno: punta la cinepresa. E' Tommaso. Sai lui non c'era quando la settimana scorsa è apparso Gesù agli Apostoli. Avviciniamolo.
Buongiorno Tommaso. Vorremmo farti qualche domanda. Vediamo che il tuo volto è turbato. Cosa è successo?
"Otto giorni fa', Gesù è entrato in questa casa ed è apparso agli altri Apostoli, loro dicono di averlo visto, me l'hanno fatto sapere, ma io non ci credo. Capisco che loro hanno perso la testa e non vogliono accettare il fatto che Gesù sia morto, non vogliono accettare il fallimento di questi tre anni, di dover ricominciare tutto daccapo... Noi avevamo creduto in Gesù: e Lui è morto come un malfattore. Dicono che è risorto.
Sai, io sono un tipo onesto, franco, con i piedi per terra e quando mi hanno detto che l'hanno visto non ho proprio creduto; li ho presi per pazzi, per gente debole che si auto-suggestiona, mi sono arrabbiato e ho detto: "Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi... e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò".
Tommaso possiamo entrare con te? Noi abbiamo la telecamera, sai se viene Gesù possiamo riprenderlo da risorto, così forse resterà un documento storico... Dai lasciaci entrare con te, ti assicuriamo che non disturberemo. "Venite". E' tutto buio: ecco lì Pietro, Andrea, Giacomo, Giovanni... Sì ci sono proprio tutti. Guarda come sono contenti dell'arrivo di Tommaso... meglio che noi non ci facciamo vedere. Aspettiamo per vedere se succede qualcosa.
Dopo un po'... "Ma da dove viene tutta quella luce? Non ho mai visto una luce così bella, ma non dirmi che... "Eccolo, è Lui è Gesù, è il Maestro". Ma come è entrato? Tutte le porte erano chiuse.
Guarda come è bello, sembra trasfigurato... "Pace a voi". "Cosa ha detto?" "Pace a voi". Le stesse parole che ha detto una settimana fa. Allora quando Gesù viene porta la Pace; la Pace è proprio un frutto della Presenza del Risorto.
Si avvicina a Tommaso, guarda come lo sta fissando negli occhi, guarda che sguardo misericordioso, comprensivo, ascolta le sue parole: "Metti qui il tuo dito... stendi la tua mano e mettila nel mio costato e non essere più incredulo...". Scrivi: "Tommaso cade in ginocchio davanti al Maestro, allunga la mano verso la ferita del costato dalla quale sembrano uscire raggi di luce tanto è luminosa. Tommaso comprende, tremando di confusione, di gioia, di entusiasmo sussurra: "Mio Signore e mio Dio". Il Maestro dolcemente rimprovera Tommaso e dice: "Beati coloro che che pur non avendo visto crederanno".
Mannaggia! Abbiamo voluto vedere e ci siamo persi una beatitudine. Pensa Gesù dice: che è più bello, si è più felici se si crede pur non avendo visto! Gesù se ne va, gli Apostoli sono contenti, Tommaso è ancora lì in ginocchio; avviciniamoci, chiediamogli che esperienza hanno vissuto.
La stanza è ancora luminosa, Gesù ha lasciato la sua luce, la sua Presenza, sì l'ha lasciata nei cuori di ciascuno. Guarda non hanno più paura: cominciano a spalancare porte e finestre, sembrano pazzi, gridano tutti insieme: Gesù è Risorto. Ci lasciamo contagiare dalla loro gioia, dal loro entusiasmo e ci ritroviamo anche noi a gridare: Gesù è vivo, Gesù è Risorto. Noi l'abbiamo visto!

Dai, ritorniamo a casa, facciamo vedere il filmato: E' stato un servizio importante: invitiamo i nostri amici, non possiamo vedere da soli un documento così eccezionale. Amici, ecco Gerusalemme, ecco la casa dove erano rinchiusi gli Apostoli... ma non si vede più, cosa è successo?
E' stata quella luce, era troppo bella, troppo sfolgorante, non si vede niente...
Beh! Possiamo sempre dare la nostra testimonianza.
Incomincia tu: "Amici abbiamo fatto un'esperienza indimenticabile... Sì, Gesù è risorto.
L'incredulità di Tommaso è anche un po' la nostra incredulità, anche noi vorremmo mettere la nostra mano sulla sua ferita", vedere se è proprio lui, vivo, e non un fantasma.
Gesù risorto ci invita a credere in lui anche se i nostri occhi non lo possono vedere direttamente, ci invita a riconoscerlo nei segni della sua presenza accanto a noi. Anche noi possiamo riconoscerlo vivo ed operante in mille situazioni:
· Nei missionari che rischiano la vita per portare Dio ai più poveri;
· In tanti giovani volontari che donano il loro tempo, le loro forze per gli altri, per chi ha più bisogno di aiuto...
· In tutti i gesti di perdono che ci siamo scambiati...
· In un papà e una mamma che spendono tutta la loro vita nel far crescere i propri figli
· Negli uomini che pagano di persona per i valori in cui credono

Ti auguriamo di poter sperimentare questa presenza di Gesù vivo anche nella tua vita, ogni giorno. Auguri!