Omelia (16-05-2012) |
Paolo Curtaz |
Commento su Giovanni 16,12-15 È un percorso il nostro vivere: dalla nascita alla morte impariamo cos'è la vita, cos'è l'amore, cosa ci facciamo su questa terra. E in questo percorso, anche la nostra fede cresce, evolve, matura con noi se noi decidiamo di investire nella nostra crescita umana e spirituale, attraverso l'approfondimento della nostra speranza, nel discernimento progressivo, vivendo nella preghiera e nel confronto con la Parola. Molti pensano, erroneamente, che aver fede, sia una specie di pacco consegnato una volta per sempre. Non è così: la fede, come l'amore di coppia, come l'amicizia, se non viene coltivata, muore. E Gesù, oggi, ci ricorda anche che la fede si nutre di scoperte: su Dio e su noi stessi e che non sempre, sia nella vita come nella fede, siamo pronti, capaci, disposti ad accogliere. Gesù ha detto e dato tutto ma non tutto abbiamo capito, perciò ci è necessario lo Spirito Santo che ci conduce alla pienezza della verità. Se anche non possiamo conoscere Gesù di persona, storicamente, umanamente, possiamo incontrarlo nel nostro intimo grazie all'intercessione dello Spirito che ci rivela i misteri di Dio. Invochiamolo, questo Spirito, chiediamogli di illuminare le nostre scelte per arrivare alla pienezza, umana e spirituale |