Omelia (23-06-2012) |
Paolo Curtaz |
Commento su Matteo 6,24-34 Ha ragione, il Signore. Perfettamente ragione. Provate a pensare alla giornata di ieri: quante energie abbiamo dedicato a gestire le nostre preoccupazioni? A gestire la nostra ansia? A cercare di trovare soluzioni ai mille contrattempi che invadono la nostra vita? Certo: la vita è diventata complicata, piena zeppa di impegni e di cose da fare. Ma a volte la nostra mente e il nostro cuore sono totalmente occupati... da farci dimenticare di vivere! Gesù, allora, ci invita a ragionare, a guardarci intorno, ad imitare gli uccelli del cielo e i fiori del campo. Chi di noi può eguagliarne la libertà? La bellezza? Chi di noi può aggiungere un'ora sola alla propria vita? Va bene vivere con concretezza, pensare al futuro, soprattutto in questo momento di crisi, ma senza farci travolgere dalla preoccupazione! Stiamo a cuore al Signore, ha ben presente chi siamo e di cosa abbiamo bisogno... forse crescere nell'ottimismo e nella fiducia allevierebbe le nostre mille preoccupazioni! La lezione che ci offre Gesù è semplicemente straordinaria: a ogni giorno basta la sua preoccupazione. Facciamone tesoro! |