Omelia (28-09-2012)
Paolo Curtaz
Commento su Luca 9,18-22

Non è solo Erode a interrogarsi sull'identità di Gesù, ma tutte le folle, coloro, cioè, che non sanno cosa pensare del falegname di Nazareth che si è improvvisato profeta. Le opinioni sono le più disparate ma tutte convergono verso una soluzione: la predicazione del Battista è ricominciata e la profezia, finalmente, è tornata ad incoraggiare Israele. Erode non ha fermato la Parola, e non riusciranno a farlo nemmeno i nemici del Signore. La Parola che Dio manda fra gli uomini cresce senza mai fermarsi, dilaga, incendia i cuori, incoraggia e converte, quale potere umano potrà mai fermarla? Ma non è sufficiente fermarsi all'ammirazione nei confronti del Maestro, bisogna lasciarsi interrogare dalla sua provocazione: chi è Gesù per me? Non diamo risposte scontate o da catechismo, lasciamo che questa domanda frulli nella nostra mente per tutto il tempo che è necessario. E diamo una risposta sincera, come Gesù vuole. Per alcuni di noi Gesù è nostalgia, inquietudine, desiderio. Per altri è un mistero irrisolto e il suo nome suscita mille dubbi. Guardiamolo diritto negli occhi, il Signore, e rispondiamogli con tutta sincerità.