Omelia (12-10-2012) |
Paolo Curtaz |
Commento su Luca 11,15-26 Si parla di demoni, oggi. Non come ne parliamo nel nostro mondo malato che ha fatto diventare il demonio una specie di drammatico eroe decadente. E nemmeno come una certa presunta scienza tratta questo genere di cose, come un fenomeno da baraccone. E nemmeno come ne parla qualche fedele impressionabile che vede l'opera del demonio ovunque. Esiste il male, e opera, ma opera in chi lo lascia operare, in chi non ha un uomo forte a presidiare la casa. Chi vive una fede autentica, serena, feconda, non ha nulla da temere. Gesù ci aiuta ad avere pazienza verso noi stessi, verso i nostri difetti. Quante volte vorremmo essere perfetti nella fede e nell'amore, senza peccati e senza tentazioni! Quante volte, come san Paolo, chiediamo al Signore di liberarci da quella spina che ci impedisce di essere totalmente suoi! No, dice Gesù, è meglio avere una casa non proprio linda, meglio che qualche difetto ci faccia restare nell'umiltà e in atteggiamento di conversione, per evitare, come raccontato dalla parabola, che trovando la nostra casa interiore bella pulita il demone venga ad abitarci con tutta la famiglia! |