Omelia (23-05-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Siracide 5,7 Non aspettare di convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno... Sir 5,7 Come vivere questa Parola? L'agire della persona sapiente si esprime all'esterno e anche nei confronti di noi stessi: la ricchezza di doni, di talenti e di passioni è un tesoro che ci muove a condividerli, ma può essere anche un tranello che ci chiude nel rischio del "Basto a me stesso..." (cf Sir 5,1). Questo è l'avvertimento che oggi ci viene esposto dal Siracide. La convinzione che il mio adoperarsi corrisponde a tutti i parametri della giustizia può offuscare l'intenzione vera del nostro fare e portarci addirittura ad essere troppo sicuri del pazienza e del perdono del Signore nel caso avessimo oltrepassato i limiti. È vero, la sua misericordia è grande, senza misura. Ma non può raggiungere uno che "basta a se stesso". Non aspettiamo quindi a rifugiarci con immensa fiducia alla sua guida amorevole e sapiente, non rimandiamo di giorno in giorno la possibilità di seguirlo con rettitudine. Riponiamo invece in Lui ogni nostra ricchezza e permettiamo ché diventi un dono gratuito per chiunque oggi incontreremo. Vieni, Spirito d'intelletto, principio creatore di vita che penetri i cieli e gli abissi e apri le porte della verità, illumina le nostre menti con la luce della verità. La voce di un testimone: La saggezza cessa di essere saggezza quando diventa troppo orgogliosa per piangere, troppo austera per ridere e troppo piena di sé per vedere altro che se stessa Kahlil Gibran |