Omelia (25-05-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Siracide 17,6

Discernimento, lingua, occhi, orecchi e cuore diede loro per pensare...
Sir 17,6


Come vivere questa Parola?

La lettura quasi continua del libro del Siracide in questa settimana oggi s'interrompe e ci spinge molto in avanti, al capitolo 17, a riflettere sulla creazione e sulla posizione che in essa Dio ha ideato per l'essere umano. È impressionante ritrovare nel brano quasi tutti i doni dello Spirito, con un accento posto sulla "scienza" e "intelligenza". Doni che diventano compiti nell'amministrare la creazione di Dio che è stata affidata alle cure ragionevoli dell'uomo.

L'uomo che, a differenza delle altre creature, può pensare! Ogni capacità donatagli è orientata a pensare: il poter discernere con la mente, esprimere con la lingua, accorgersene con la vista e con l'ascolto... fino a custodirlo nel cuore ~ sede dell'intelligenza per eccellenza! Tutto per "prendersi cura del prossimo" (cf Sir 17,14): è un comandamento; ma è soprattutto l'occasione quotidiana di mettere in atto i doni sublimi posti in ognuno di noi!

Vieni, Spirito di scienza, luce sui sentieri di Dio, orienta sempre più la nostra volontà verso la tua, perché la possiamo conoscere chiaramente, amare ardentemente e compiere efficacemente.

La voce del papa Francesco [Aprite la mente al vostro cuore, 115]:

Nelle preferenze di Dio non rientrano né gli aspetti sociali né la scienza di questo mondo, ma solo la semplicità e l'umiltà che fanno sì che un uomo, nell'inserirsi nella storia, lo faccia come servo dell'unico "Servo", e cioè Colui che dà significato all'intero cammino.