Omelia (27-05-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Seconda Corinti 8,9 Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi per mezzo della sua povertà. 2 Cor 8,9 Come vivere questa Parola? Nell'odierno canto al Vangelo, San Paolo si esprime con un paradosso che è folgorante luce del mistero di Dio capace addirittura di capovolgere situazioni di stallo e di negatività fino a trasformare la stessa tenebra in luce, lo stesso male in bene, perfino la morte in vita. Qui il paradosso si gioca sulla opposizione povertà-ricchezza: un tale contrasto per cui, da che mondo è mondo, dire ricchezza vuol dire il contrario della povertà. Una annulla l'altra. Ma com'è avvenuto che noi "poveri" perché privi di grazia siamo diventati ricchi agli occhi di Dio? Paolo ci dice che Gesù il Figlio di Dio, infinitamente ricco come tale, facendosi uomo, si è rivestito della nostra povertà esistenziale: uomo e quindi come noi fragile nelle forze, sottoposto alle necessità fisiche, alla fatica, al dolore, alla morte (e che morte la Sua!) E tutto questo perché noi, al contrario, fossimo rivestiti della Sua ricchezza, cioè per grazia diventassimo figli amati e partecipi della "natura di Dio" perché se non traligniamo nel "no" a Lui col peccato (voluto e mantenuto?) abbiamo già, in speranza, la cittadinanza del Cielo, la felicità assicurata per la vita che dura. Grazie, Gesù! Hai barattato per avere la nostra povertà in cambio della tua ricchezza. Rendici capaci di memoria. Se lo ricordiamo non possiamo vivere da sereni, in pace. La voce dell'Antico Testamento Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare di giorno in giorno... Siracide |