Omelia (30-05-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Marco 10,49

"Gesù si fermò e disse: Chiamatelo! Chiamarono il cieco dicendo: Coraggio alzati ti chiama!"
Mc 10,49


Come vivere questa Parola?

Questo incontro di Gesù con il cieco è conosciutissimo. Eppure presenta sempre qualcosa di nuovo nella forza creatrice della Parola evocante la Persona di Cristo Signore, il suo dire e il suo operare.

Gesù si ferma. Ha dunque visto il cieco che certamente è lì sul ciglio della strada: a pochissima distanza da lui. E' evidente che potrebbe Lui stesso chiamarlo e operare rapidamente il miracolo di guarigione. E invece no! Preferisce demandare ad altri, assumere gli altri come intermediari. L' evangelista riporta le parole con cui, affettuosamente, quanti hanno raccolto l'invito di Gesù, ne eseguono la volontà: " Coraggio! Alzati ti chiama".

Ecco, quel che acquista significato luminoso è il fatto che il Signore ha voluto fare di questa gente dei collaboratori della Sua volontà di salvezza. Proprio a questo noi siamo chiamati come cristiani!

Il Signore ha stima dell' uomo. Lo ama al punto da coinvolgerlo a realizzare quel che fa crescere bontà, sanità, aiuto vicendevole: un mondo più decisamente umano e fraterno.

Signore, ti prego, non permettere che io stia in superficie della realtà. Soprattutto questa realtà della Tua Parola sia per me invito a sviscerarla, a comprenderla in profondità.
Capirò meglio che tu mi vuoi Tuo collaboratore di salvezza.


La voce di un pittore, poeta britannico

Un grand'uomo riceve sempre l'aiuto di tutti perché ha il dono di ricavare qualcosa di buono da tutto e da tutti.
John Ruskin