Omelia (02-06-2013) |
don Giovanni Berti |
La forza invincibile del pane Clicca qui per la vignetta della settimana. Che singolare coincidenza questo 2 giugno 2013: Festa della Repubblica e Corpus Domini... A Roma, se pur in forma ridotta a causa della crisi, sfileranno tutti i corpi militari e di polizia dello Stato, in occasione della Festa della nostra Repubblica. In altri contesti e anche altre epoche, lo sfilare dei vari corpi d'armata era occasione per mostrare la forza "muscolare" della Nazione, fatta di soldati e mezzi di distruzione. Mi vengono in mente le parate militari in Piazza Rossa a Mosca, durante il periodo sovietico, con il dispiegarsi davvero stupefacente di perfette coreografie di migliaia di soldati insieme a carrarmati e porta missili nucleari. Era un chiaro messaggio al mondo occidentale di una forza da temere. Tornando al nostro 2 giugno, credo che l'intenzione della sfilata sia molto diversa. Al di la delle polemiche più o meno condivisibili su questa manifestazione nella Capitale, è importante riconoscere un ruolo non piccolo dei vari corpi di armata, di polizia e di soccorso civile che operano nel nostro territorio nazionale e a nome nostro in altre nazioni. Quest'anno la festa e la parata di Roma coincidono con questa solennità del Corpus Domini, molto sentita soprattutto dalla nostra tradizione cristiano cattolica. Tutte le parrocchie italiane in questa occasione organizzano in modi diversi processioni e omaggi all'Eucarestia. Le tradizioni a riguardo sono davvero molto varie a seconda dei cari contesti e delle varie comunità. Ma in tutte si renderà onore e si porterà in corteo per le vie dei paesi e delle città il pane eucaristico, il Corpo del Signore. Gli apparati scenografici adottati sono a volte davvero stupefacenti, e la pietà popolare ha prodotto nel corso dei secoli strutture e oggetti di grande valore, ostensori, candelabri, baldacchini..., tutti destinati a sottolineare l'importanza e centralità dell'Eucarestia. Al centro, è bene sottolinearlo, per quanta ricchezza e fasto si possa costruire attorno, rimane un piccolo e povero pezzo di pane. Ed è quello il corpo da adorare, seguire, e soprattutto da assumere nella vita. Il Vangelo ci racconta di un segno forte che Gesù ha dato ai suoi e alla folla che lo seguiva. Ci racconta di una condivisione umana di poche cose, che con Gesù si moltiplicano. Il miracolo della moltiplicazione dei pani e pesci è possibile solo perché qualcosa è stato messo a disposizione da qualcuno. Quei cinque pani e due pesci, saltano fuori e vengono distribuiti a tutti senza che finiscano, perché qualcuno li ha messi a disposizione e ha creduto che Gesù era capace di farne qualcosa di buono. Clicca qui per lasciare un commento |