Omelia (14-06-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Seconda Corinti 4, 7 "Noi abbiamo un tesoro in vasi creta" 2 Cor 4,7 Come vivere questa parola? La fragilità Quell'immagine di Dio riflessa in noi è il nostro tesoro e ci trasferisce lentamente le qualità di Dio, se noi lo vogliamo. Questa trasformazione è un processo, non un colpo di bacchetta magica. Passa attraverso esperienze generose e piacevoli, come anche attraverso esperienze che mettono alla prova la nostra fragilità e la esaltano. Perché la trasformazione ha bisogno di fragilità per passare. Tribolati, sconvolti, perseguitati, colpiti... così Paolo si descrive, lui e i suoi. Ci lascia capire che ci sono forze interne ed esterne a ciascuno di noi che travolgono l'equilibrio, la stabilità, la pace che desidereremmo. Una lotta dove la fragilità si fa possibilità di non capitolare, occasione per intuire altre soluzioni così da non definirsi schiacciati, disperati, abbandonati e uccisi. La vita di un credente in Cristo è una vita sopra le righe, spesso incomprensibile, anche a chi la sta vivendo. Ma è l'unica esperienza veramente liberante, che pone in uno stato ricerca continua che ferisce, ma arricchisce il cuore, la mente delle persone e le rende frammenti luminosi dell'unico Dio. Oggi, Signore aiutaci a non vergognarci della nostra fragilità, aiutaci a viverla come la condizione che più facilmente ci mette nelle tue mani, il luogo nel quale viviamo la nostra trasformazione in te, che ci rende belli, amabili, eterni. La voce di un profeta "Con la nostra capacità di amare sono risvegliate anche la nostra vulnerabilità e sensibilità più profonda." J. Vanier |