Omelia (19-06-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Seconda Corinti 9,7 Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia 2Cor 9,7 Come vivere questa Parola? Alla base del dono ci sia una decisione che parte dal cuore, gioia e libertà. Paolo ribadisce i concetti espressi più volte ai Corinzi e non solo a loro riguardo l'offerta, la generosità, il sostegno fraterno materiale e spirituale. Nessun calcolo o vanto o pretesa deve accompagnare un dono, si tratti di un centesimo o cifre a molti zeri, del tempo più o meno esteso dedicato ad una missione, o delle capacità messe a disposizione. Nemmeno diventi uno slogan l'affermazione di Paolo, ristretto a raccogliere il più possibile. Perché Dio ama veramente chi dona con gioia, al di là di quello che appare in un cestino o su un assegno. Al centro sta la persona dal cuore generoso che sa aprirsi all'amore e che sa amare; che sa decidere per il bene con ragionevolezza e secondo le possibilità; che si dà da fare volentieri e col volto sorridente. Risplenda sul mio volto la gioia che parte dal cuore! Signore, sia la gioia che viene da te! La voce del papa Francesco [cf Aprite la mente al vostro cuore, 22]: La gioia ci apre alla libertà dei figli di Dio, perché - affidandoci al Signore - ci separiamo dalle cose e dalle situazioni che ci circondano, ci imprigionano privandoci della libertà. Per questo un cuore pieno di gioia cresce costantemente in libertà. |