Omelia (19-06-2013) |
Riccardo Ripoli |
Quando tu fai l'elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra Ci sono azioni che è bene tenere nascoste, ma non sono quelle dove abbiamo colpe o pensiamo di essere giudicate, ma anche quelle dove facciamo del bene. A volte penso che sia giusto e necessario parlare di cosa facciamo. Parlare di adozione o affido signifca incentivare altri ad accogliere, far conoscere un mondo a molti sconosciuto. Parlare delle iniziative che facciamo con i ragazzi serve non solo a farci conoscere ed aiutare nei tanti progetto a favore dei bambini, ma anche a rendere conto del denaro e di altro aiuto che ci viene donato. Ma ci sono cose che fanno parte del nostro intimo, piccole storie, telefonate che salvano una vita, l'andare a trovare periodicamente una persona sola, aiutare qualcuno a portare un pacco pesante fino a casa. Queste azioni le vede Dio ed è solo a Lui che vanno offerte. Restano nel nostro intimo e danno goia a chi le riceve, ma sopratutto a chi le compie. Oggigiorno si fanno molte cose per farsi vedere, per sentirsi gratificati, per avere qualcosa in cambio. L'amore gratuito, la solidarietà silenziosa dovrebbero essere riscoperte. Quante cose ho saputo della mia mamma, quante opere buone ha fatto, in quante vite è riuscita a carezzare il cuore e l'anima, una volta che è morta. Allora c'era la gara a venirmi a raccontare quello che lei aveva fatto e molti si meravigliavano che non sapessi nulla, ma è bellissimo sapere che il suo cuore si è unito in silenzio a quello di tanti altri in un amore senza fine che ancora oggi dura nel tempo e nelle anime delle persone, ancora oggi quando trovo qualcuno che l'ha conosciuta, ha solo parole di lode nei suoi confronti, anche da parte di coloro con i quali ha avuto scontri per idee diverse. |