Omelia (24-06-2013) |
Riccardo Ripoli |
Giovanni è il suo nome Tra le persone si creano legami che sono di varia natura: amicizie, conoscenza, amore. I rapporti, lo vediamo nella vita di tutti i giorni, a volte funzionano, altre camminano a stento, spesso, purtroppo, si interrompono, talora anche in modo brusco e repentino, anche con strascichi pesanti. Ci sono delle unioni che durano nonostante le mille intemperie cui sono sottoposte. Piccoli litigi, incomprensioni, discordanze di opinioni, caratteri diversi non scalfiscono queste unioni. Possiamo dare il merito al feeling che abbiamo creato, alla scelta giusta della persona, alla situazione favorevole, ma dietro tutto c'è qualcosa di più. Chiamatelo destino o volere di Dio che quel giorno ci ha fatto trovare "casualmente" sulla nostra strada quel grande amico, quella stupenda fidanzata, quel magnifico sposo, quel meraviglioso bambino da accogliere, quel sacerdote così premuroso, ma è pur sempre un incontro tra due anime che si fondono insieme, che né il tempo, né la morte, né altri casi della vita potranno mai separare. Intesa è come noi chiamiamo comunemente questa grande unione. Intesa per la quale uno finisce la frase dell'altro, intesa perché al di là delle opinioni contrarie si trova sempre un modo per andare avanti, intesa per la quale basta uno sguardo per capire cosa l'altro provi, intesa per cui uno lavori a cento chilometri dall'altro ma con lo stesso scopo, con gli stessi valori e principi. Intesa è ciò che ci dona Dio, intesa è quando si soffre senza essere malati quando l'altro è in ospedale, intesa se la vita che finisce in uno continua nell'altro, intesa è non vedersi per anni e riabbracciarsi come l'ultimo giorno in cui ci siamo lasciati, intesa quando un genitore parla anche a nome dell'altro, intesa quando un bambino ti viene ad abbracciare dopo che lo hai brontolato, intesa quando un figlio si lascia guidare pur interagendo e cercando di capire. Intesa è la condivisione pura della vita, intesa è vivere in simbiosi come fossimo un'unica anima, un'unica persona nata il giorno in cui il Signore ci ha fatto incontrare. |