Omelia (28-06-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Matteo 8,2-3 si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi». Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». Mt 8,2-3 Come vivere questa Parola? E' interessante soffermarci su un susseguirsi di verbi che dinamizzano il racconto e ci mettono meglio in grado di cogliere la dinamis della miracolosa guarigione. Gesù scende dal monte. Molta folla lo segue. Gli si avvicina un lebbroso che si prostra davanti a lui e gli dice con fede viva: Signore se vuoi puoi purificarmi. Gesù tende la mano lo tocca e gli disse Sii purificato. Avviene la guarigione. Il susseguirsi di tutti questi verbi è lì ad esprimere due realtà: anzitutto l'Onnipotente volontà di bene che è propria di Gesù, secondariamente una fede viva fiduciosa, ferma. Ecco: anche nella nostra vita è importante che l'onnipotente bontà di guarigione che è nel Signore sia da noi accolta da una forte fiduciosa fede perseverante. Signore, comprendo sempre più che Tu puoi e vuoi il mio vero bene. Rafforza la mia fede perché tutto quello che è in me si apra al contatto pieno col tuo potere e volere la mia salvezza. Nelle cose grandi e anche in quelle piccole, dammi un cuore semplice che si fida di te anche quando non vede subito i risultati delle proprie richieste. La voce di una beata Se vuoi salire fino al cielo, devi scendere fino a chi soffre e dare la mano al povero. Madre Teresa di Calcutta |