Omelia (29-06-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Matteo 16,16 Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Mt 16,16 Come vivere questa parola? Oggi la Chiesa festeggia due personalità tanto diverse tra loro, ma identiche nella forza di una fede bruciante d'amore con qui si sono consegnati a Cristo Gesù. Proprio così facendo sono diventati le pietre di fondamento della Chiesa nascente. Una nota importantissima: tanto Pietro che Paolo erano due persone caddero nel peccato. Pietro, per paura, aveva rinnegato Gesù nella notte della Passione. Paolo, per superba persuasione di essere integerrimo osservante della legge, erano usciti dal vero cammino spirituale che è crescita nell'amore di Dio e nell'amore del prossimo, sempre dentro la consapevolezza della propria povertà spirituale e di un grande, continuo bisogno della grazia di Dio a sostegno di una lucida fattiva volontà di amare. È a questa condizione che gli occhi del cuore si illuminano e il credente arriva a scoprire in Gesù "Il Figlio del Dio vivente, il proprio salvatore. Signore, anch'io come Pietro e Paolo pur troppo ho conosciuto la tenebra, il non senso, l'allontanarmi da Te che è propriamente il peccato. Anch'io però, con l'intercessione oggi di San Pietro e San Paolo, chiedo di riconoscerti come Colui che vuol darmi continuamente novità di impegno per un cammino nella luce e nella pratica del tuo Vangelo. Dona a me, a tutti gli Amici e Servitori della tua Parola, una volontà perseverante e coraggiosa per ascoltarla, pregarla e viverla. La parola di Papa Francesco Il coraggio apostolico è seminare. Seminare la Parola. Renderla a quel lui e a quella lei per i quali è data. Dare loro la bellezza del Vangelo, lo stupore dell'incontro con Gesù... e lasciare che sia lo Spirito Santo a fare il resto. |