Omelia (13-07-2013) |
Riccardo Ripoli |
Quello che vi dico nelle tenebre ditelo nella luce A volte capita che molte persone credano fermamente in qualcosa, ma abbiano paura a manifestare agli altri le proprie idee, così si barricano nei loro silenzi ed evitano accuratamente di dialogare di certi argomenti o, peggio, si adeguano falsamente alle idee dei loro interlocutori. Conobbi un ragazzo un po' di tempo fa che aveva una piccola azienda. Viveva in un comune nel quale se non hai la tesserina di un certo partito non ti fanno lavorare, perciò si iscrisse a quel movimento politico, si mostrò interessato alle loro idee, assunse tutti coloro che i capi gli chiedevano di prendere. L'azienda è cresciuta e lui faceva buon viso a cattivo gioco. Con me si confidava dicendomi che era l'unico modo per andare avanti, ma che quelle persone e quel modo di fare erano per lui contrarie ai suoi valori e principi. Ebbe anche i permessi per ampliare i locali, investimenti della Regione e del Comune, ma poi un giorno perse credito agli occhi di coloro dai quali aveva ottenuto protezione, ed in un sol attimo tutto svanì. Davvero vale la pena di tradire i propri principi, di andare contro le proprie idee? Da quando io e Roberta fondammo l'Associazione "Amici della Zizzi", abbiamo voluto che fosse indipendente, non legata a nessun partito o gruppo. Questa autonomia ci ha portato non poche difficoltà sin dall'inizio, ma oggi, a distanza di ventisette anni dai primi passi mossi in direzione dei bambini, la soddisfazione è tanta perché coloro che ci stimano provengono da destra e da sinistra, cattolici, musulmani, atei o di altra religione e chi ci combatte lo fa spesso perché non ci adeguiamo alle loro idee e non possiamo essere imbrigliati e comandati come vorrebbero. Una lotta faticosa e quotidiana, ma combattuta senza mai piegare il capo davanti ad un "potente", insegnamenti dati ai ragazzi con la forza della Fede perché nel Vangelo troviamo la carica per vivere portando avanti i principi nei quali crediamo, permettendoci di allearci con chiunque abbia a cuore, come noi, il bene di tanti bambini e li voglia difendere anche da coloro che per legge sono chiamati a proteggerli, senza paure e senza dove rendere conto a nessuno, se non a Dio e alla legge. |