Omelia (22-07-2013)
Riccardo Ripoli
Donna, perché piangi?

A volte noi "ometti" prendiamo in giro le donne perché piangono, ma quanta più forza di noi hanno dentro. Quanto riescono a sopportare le donne per amore del loro uomo, per un ideale, per i propri figli. Purtroppo nel cammino dell'affido ho visto tante mamme abbandonare i bambini, oppure maltrattarli, ma sono una minima parte rispetto agli uomini che mal si comportano. Una donna piange nel silenzio per non rattristare chi la ama, piange quando è maltrattata senza farsene accorgere per proteggere i figli, versa lacrime quando si immedesima nel dolore di un'amica, ha occhi languidi per distribuire dolcezza, ha la fierezza di un capo capace di organizzare ogni cosa, ma sa mettersi in disparte per alimentare la nostra parte maschile che vuole dominare.
Ho visto coppie crescere nel percorso dell'affido e quasi sempre il desiderio di aiutare un bambino proveniva dalla donna che, trovandosi il marito contrario, riusciva pian piano a instillare anche in lui il desiderio di accoglienza. La donna è furba, molto più di noi, ma, al contrario degli uomini, il più delle volte usa questa sua dote per il bene degli altri, specie dei figli.
I momenti più dolci e più belli del Vangelo si hanno quando ad essere protagonista è una donna. Pensate alla maternità di Maria e alla dolcezza della risposta umilissima della Madonna "sia fatta la tua volontà"; al giorno in cui la madre di Gesù scopre che sua cugina è in dolce attesa, non ci pensa nemmeno un istante e parte alla volta di Elisabetta per accudirla; al dolore che silenziosamente la Madonna ha portato in grembo per tutta la vita di Gesù sapendo che sarebbe dovuto morire e mai si è permessa di dire nulla, restando però vicino al figlio fino all'ultimo istante.
Quante mamme coraggio hanno sfidato la mafia, la camorra, gli spacciatori. Quante mamme ho visto stare vicine ai figli delinquenti e nello stesso tempo piangere con le madri delle vittime dei loro stessi figli.
Le donne non sono l'altra metà del cielo, sono il cielo intero dove noi uomini abbiamo la fortuna di poter vivere come meteore perché una donna ci ha amati e ci ha lanciati nella vita.