Omelia (12-08-2013) |
Riccardo Ripoli |
Essi furono molto rattristati Con i ragazzi siamo costretti a ripetere le cose diverse volte prima che le capiscano e ne comprendano il valore. Ogni volta che diamo loro una punizione non ne sono felici, ma pian piano iniziano a capire e ad accettare. Vediamo che quando un bambino arriva da noi per la prima volta, spesso si hanno reazioni anche aggressive o esagerate davanti ad una regola non rispettata, ma pian piano le cose cambiano e cominciano ad accettare per fiducia ciò che viene loro richiesto. Questo non vuol dire cambiare, ma iniziare a capire e sopratutto ad accettare un modo di vedere le cose diverso da come erano abituati. Molti bambini, diventati grandi, ridono insieme a noi su dei comportamenti negativi che avevano in passato e osservano i nuovi con i loro piccoli errori, provano anche loro a parlarci, a spiegare quanto sarebbe facile accettare da subito e che ciò che viene detto è per il loro bene. Ma la crescita è un qualcosa di lungo e spesso doloroso, un filtro attraverso dobbiamo passare tutti. Anche un adulto deve essere pronto a mettersi continuamente in discussione, a vedere il mondo da più posizioni. Così è un cammino di Fede, dove è giusto rattristarsi per i nostri errori, ma parimenti accettare un modo diverso di vedere la vita, un modo che ci porta a gioire della morte terrena, a non pensare a noi, a perdonare anche coloro che si sono macchiati di un qualche crimine |