Omelia (15-08-2013)
mons. Giuseppe Giudice
Alla scuola di Maria

Maria è assunta in cielo. Ella condivide tutta la storia del Figlio; la sua sorte è unita a quella di Gesù: è sotto la croce ed è nella gloria. La sua carne, il suo corpo, abitato dal Figlio, è in cielo.

Il suo corpo è rivestito di gloria; il suo è, dall'eternità, un vestito firmato da Dio. Dopo la risurrezione del Figlio e la sua ascensione, la madre è la prima ad essere Assunta in cielo, perché non poteva conoscere la corruzione del sepolcro, Colei che aveva generato l'autore della vita.

In terra: prima la Madre e poi il Figlio, quel Figlio che è terra e cielo.

Riscopriamo il canto del Magnificat. Ognuno in Maria, carne e corpo di Gesù, può rivivere il Magnificat. Con la Chiesa, ad ogni vespro, ognuno può ripetere, con Maria, il canto dell'umiltà e della gratitudine, fino a quando anche il nostro corpo sarà rivestito di gloria. E la carne rifiorirà: la Pasqua del Figlio, la Pasqua di Maria e... la nostra Pasqua.