Omelia (24-08-2013) |
Riccardo Ripoli |
Vedrai cose maggiori di queste! A volte ci stupiamo se vediamo un qualcosa di strano o di grande, pensiamo che non ci possa essere nulla di maggiore. I bambini nei confronti dell'adulto sono un po' come noi nei confronti di Dio, piccoli e incapaci di capire oltre la nostra statura, la nostra limitata esperienza di vita. Se un bambino lo porti su un canotto a fare un giro davanti allo stabilimento balneare sarà meravigliato e felice per quel giro, magari però il padre ha già programmato per lui una gita su un bellissimo yacht di un amico per fare il giro delle Antille. La meraviglia del bambino sul canotto è simile al nostro stupore davanti ai miracoli della vita, quei miracoli per i quali giustamente ringraziamo Dio per il dono che ci ha fatto, ma questa Fede, questo essere grati, questa gioia ci porteranno a vedere cose ben più grandi, cose che nemmeno possiamo immaginare lontanamente, basta avere fiducia e restare in attesa. Quando io e Roberta abbiamo fondato l'Associazione "Amici della Zizzi" lo si fece per dare un vestito alle attività che già facevamo con i ragazzi, una credibilità per poterci presentare a chi voleva dare una mano ai bambini e alle famiglie che accudivamo e mai avremmo pensato che sarebbe cresciuta così come è oggi. Ma abbiamo lasciato fare al Signore, non abbiamo messo limiti alla Provvidenza, abbiamo pianto per gli insuccessi e riso per le tante gioie, ma non ci siamo mai arresi, nemmeno quando la stanchezza prendeva il sopravvento. Non mi stancherò mai di ripetere ai miei ragazzi che nulla è impossibile, basta solo avere Fede e se ciò che desideriamo è cosa giusta sarà Dio a metterla in atto. Ancora oggi, dopo ventisette anni di attività con l'Associazione, ancora mi stupisco di ogni successo, di ogni momento di crescita, di ogni persona che viene a darci un aiuto o una carezza, mi stupisco e ne provo un'enorme gioia perché è la continua conferma della presenza di Gesù nella nostra vita. Gioite anche voi di ciò che vi viene dato, prendete ogni giorno, ogni respiro, ogni camminata come un dono ed esultate guardando verso l'alto. Non c'è stanchezza che non sarà ripagata, desiderio che non verrà appagato, tristezza che non verrà trasformata in gioia. Non so quale futuro il Signore ci abbia riservato, se crescere ancora e aiutare tanti altri bambini, oppure interrompere il nostro cammino un giorno. Quello che so per certo è che mi impegnerò con tutte le forze ad andare avanti, con costanza e determinazione, ma certo che se l'Associazione è opera di Dio andrà avanti e produrrà molto frutto, nonostante i miei mille difetti e limiti. |