Omelia (18-01-2004) |
padre Paul Devreux |
Commento su Giovanni 2,1-11 Alle nozze di Cana, Maria capisce che il vino è finito. Questo sarebbe un segno di malaugurio per gli sposi e Maria vorrebbe evitargli questo dispiacere. Gli viene in mente di tirare in ballo Gesù. Come gli viene questa idea? Non ci risulta che Gesù abbia mai fatto un miracolo prima d' ora, ne sappiamo se lui stesso sapeva di poterli fare o domandare al Padre di farli. Eppure Maria rivela qui, con il suo atteggiamento, d'avere una totale fiducia in Gesù. Maria condivide la sua preoccupazione con Gesù e poi, chiamati i servi gli dice: "Fate quello che vi dirà". Questa frase Maria la dice a tutti noi. E' il suo annuncio all'umanità, il suo testamento spirituale. "Avete solo acqua? Mettete quella, sarà il vostro contributo; poi fidatevi del Signore". Gesù sembra volersi opporre all'idea di intervenire in questo matrimonio. Dice: "Non è ancora giunta la mia ora". Allude alla sua Passione! Questo è molto importante, perché ci rivela che prima ancora di cominciare la sua vita pubblica, Gesù aveva già capito che sarebbe stato rifiutato e condannato a morte; malgrado ciò non si è tirato indietro. Ha un attimo d' esitazione, ma poi accoglie l'invito di sua madre, e si butta nella sua missione, rivelando la sua gloria, preferendo aiutare questa coppia in difficoltà piuttosto che preservare la sua vita. Questo ha fatto, e questo continua a fare tutti i giorni per chiunque glielo chiede. Non hai più vino? Non hai più salute, l'età, capacità, volontà, speranza, possibilità, soldi, casa, famiglia, marito, figli,.? Gesù c'è ancora, e anche se pensi di avere già finito il tuo vino migliore, lui, per te, ne ha ancora, ed è migliore di quello che avevi tu. Signore grazie per questa tua promessa e disponibilità ad aiutarci a tutti i costi. |