Omelia (07-09-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 6,5 Il Figlio dell'uomo è il Signore del sabato. Lc 6,5 Come vivere questa Parola? Ancora lo scenario, come ieri, è di natura viva. Biondeggiano spighe mature di grano in una estensione campestre su cui possiamo immaginare carezze di vento leggero e dardi di sole a mezzogiorno. Infatti con probabilità i discepoli di Gesù stavano sentendo i morsi della fame e cercavano di quietarla cogliendo qua e là quel che spiga da sfregare con le mani. Il guaio (formidabile agli occhi dei farisei!) era questo: non si trattava di un giorno qualsiasi ma di un sabato. È indispensabile ricordare quanto il sabato per gli Ebrei fosse un giorno importantissimo: un giorno sacro alla gloria di Dio, un giorno benedetto e santo in cui era proibito qualsiasi pur lieve lavoro, perfino quello di cogliere qualche spiga nei campi. La legge di Dio era espressione di quanto Dio voleva: un volere certo sempre finalizzato al bene dell'uomo infinitamente amato da Dio. Proprio per questo la legge sempre è per l'uomo e mai è l'uomo per la legge! Così lo stesso Re Davide non la osservò quando, affamato si trovò a consumare il pane che era nel tempio, sacro al punto che solo i sacerdoti lo potevano toccare. Così Gesù prese le difese di quei suoi discepoli che, avendo fame, colsero le spighe del campo anche se quello era il grande giorno del sabato, estremamente sacralizzato dai Giudei. Gesù, proprio in quel giorno, trovò modo di fare ordine nella scomposta gerarchia dei valori, lasciando comprendere la sua vera identità Messianica. Sì, Lui era è e sarà più grande del sabato e della legge ad esso relativa. Lui è Il Signore non solo del sabato ma dell'intero universo. Grazie, Signore per questo tuo proclamarti quel che sei. È proprio a questa tua signoria d'amore a cui mi consegno. Tu mi salvi. La voce di Papa Francesco "l'umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace" |