Omelia (07-10-2013)
Riccardo Ripoli
Chi è mio prossimo? - Una violenza continua

Lucia era una bambina di sei anni, il fratellino Luca ne aveva otto, mentre Mirko e Paolo erano i loro zii di undici e tredici anni, già tutti provati dalla vita. Paolo aveva un problema alla vescica e già a sedici anni era stato operato e doveva vivere con il "sacchetto". Compagno della madre un rapinatore, dormivano tutti in una stanza, compagno della sorella di Paolo e Mirko, madre di Lucia e Luca, era un pedofilo già arrestato più volte ed al quale avevano tolto i due figli. Cosa avvenisse in quella casa è facilmente immaginabile e ve lo risparmio. Lucia, Luca, Paolo e Mirko li hanno incontrati in tanti, in tanti hanno girato lo sguardo dall'altra parte, in tanti hanno deciso di non occuparsi di loro.
Anni di battaglie contro chi doveva difenderli, ma che per motivi di denaro e politici ha preferito negare, ha preferito che crescessero in tanta miseria e abbandono. Lucia e Luca, dopo due anni dalla denuncia dei fatti, sono stati messi in una comunità e dopo qualche mese Lucia è andata a vivere con una famiglia affidataria ed è l'unica ad essere cresciuta bene, Luca è stato ridato alla madre nonostante la convivenza con il pedofilo, per Mirko e Paolo nulla è stato fatto perché troppo grandi e difficili da gestire, anche se le soluzioni c'erano ma non erano gradite politicamente. Noi eravamo all'inizio e la battaglia è finita così, ci mancava l'esperienza per andare oltre.
Chi è il nostro prossimo?
Ecco chi è. E' Lucia. E' Luca. E' Paolo. E' Mirko, E' ciascuno dei tanti ragazzi che vivono situazioni allucinanti nella propria famiglia. E' ciascuno dei ragazzi che non sono tutelati dai servizi sociali. E' ciascuno dei ragazzi che domani sarà uomo, sarà donna in grado di nuocere ai propri figli perché nessuno, né io né te, né altri ha voluto insegnare loro cosa fosse l'amore, ha voluto donare loro il tepore di una famiglia, ha voluto lottare per difenderli da un sistema nel quale troppo spesso prevalgono interessi ben diversi dall'aiuto verso chi ha bisogno di protezione ed affetto.
Non voltate le spalle, potete fare la differenza nella vita di tanti bambini.