Omelia (10-10-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Luca 11,13

Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!
Lc 11,13


Come vivere questa Parola?

La realtà della preghiera è un piccolo universo dove c'è di tutto. E qui intendiamo solo la preghiera d'intercessione, che è quella forse più praticata dai fedeli i quali facilmente si dimenticano dell'importanza e della bellezza del pregare Dio nella gioia della lode, nella gratuità dell'adorazione.

Forse sono ancora tante le persone che chiedono al Padre Celeste le cose più svariate. C'è la mamma che prega per il figlio un po' discolo, lo studente che prega per il buon esito degli esami, il commerciante che invoca benedizioni sulle sue compre-vendite e c'è il bimbo che prega perché torni a casa il suo gattino.

Il Signore è così magnanimo, così tenero nei nostri riguardi che - se la richiesta giova al nostro vivere- non si trattiene dal concedere quanto chiediamo. Qui però Egli vorrebbe che noi allargassimo l'orizzonte della nostra preghiera. Lo fa con tatto delicatissimo, ricordando che se un padre di questa terra è pronto a concedere cose buone al suo figlioletto che gliele chiede, tanto più il Padre Celeste darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono.

Ma noi conosciamo bene l'enorme importanza che ha lo Spirito Santo per la nostra vita.

È lo Spirito Santo "Dolce ospite dell'anima" che ci aiuta a trasfigurare e potenziare la nostra capacità di intendere, di volere, sopratutto di amare.

Certo, se mi ricordo che è Lui l'infinito purissimo abbraccio di Dio Padre e del Figlio Unigenito, se afferro che consolazione è sapere che Egli è l'amore sostanziale: Colui che mi aiuta a fare delle mie giornate un'espressione di amore, un dono con Gesù al Padre dentro una relazionalità sempre nuova e buona coi fratelli, la mia vita fa un salto di qualità. Conosce la luce, il senso profondo dei giorni: anche quelli che sarebbero grigi e pesanti.

E dunque importante che io focalizzi bene chi è lo Spirito Santo e che cosa opera nella mia vita. Ma è pure indispensabile che io pensi spesso a Dio come Padre Celeste: Colui che, se mi metto di buzzo buono a chiedergli lo Spirito Santo, è felice di donarmelo.

O Padre di Gesù, sorretta da Lui mio Signore e fratello, ti chiedo con tanta fiducia: concedi lo Spirito Santo alla mia vita, dammi la sua luce perché conosca bene quello che tu vuoi da me. Dammi la forza del suo amore perché io impari l'unica cosa che veramente conta: perseverare nell'amare

La voce del Patriarca di Costantinopoli

Senza lo Spirito Santo, Dio è lontano, Cristo resta nel passato, il Vangelo è una lettera morta, la chiesa una semplice organizzazione, l'autorità un potere, la missione una propaganda, il culto un ricordo, e l'agire cristiano una morale di schiavi.
Patriarca Atenagora I

Commento di Sr Maria Pia Giudici
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