Omelia (14-10-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 11, 29 Questa è una generazione malvagia. Essa cerca un segno; ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Lc 11, 29 Come vivere questa Parola? I miracoli, per natura loro, sono rari; se fossero frequenti, non sorprenderebbero. Sono rari anche perché Dio ha creato l'uomo libero e non vuole forzarlo nelle scelte. Vuole, piuttosto, guadagnarne l'amore morendo per lui ( Gv 15,13: Non c'è amore più grande di questo...). Non c'è altro " segno " che quanto Gesù ha compiuto; la sua condizione terrena, assunta nella fedeltà, nell'obbedienza e nell'amore, fa trasparire la sua divinità, in ogni occasione, tanto da indurre demoni e uomini ( anche quelli lontanissimi dalla mentalità giudaica ) a dargliene testimonianza. I malvagi, coloro che non aprono il cuore all'azione dello Spirito, pretendono i miracoli per giustificare la loro resistenza a credere; per questa incredulità, rifiutano l'evidenza e proprio dai miracoli prendono il pretesto per combattere Gesù ( un esempio per tutti: la reazione degli oppositori di Lui dopo l'incontestabile risurrezione di Lazzaro - Gv 11,53 ) Il segno di Giona, che stette tre giorni nel ventre del pesce, testimonia per Gesù, risorto, dopo tre giorni, da morte. Senza di questo, tutti gli altri miracoli ( 1 Cor 15, 14 ) non bastano a sostenere la fede; ma tutti convergono in questo segno per indurci a credere e ad accogliere la salvezza, che solo Dio, per mezzo di Gesù, ci può donare . Tu non abbandonerai la mia vita nel sepolcro, né lascerai che il tuo santo veda la corruzione. Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena alla tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra. Salmo 16, 10-11 La voce di un fisico, filosofo e teologo francese I medici non ti guariranno perché, alla fine, morirai. Sono io, il Cristo, che ti guarisco e rendo immortale anche il tuo corpo. B. Pascal |