Omelia (17-10-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Romani 3, 23 - 24

Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio; ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù.
Rom 3, 23 - 24


Come vivere questa Parola?

Oggigiorno, si fa un gran parlare di par condicio e di quote, in politica e sul lavoro... Troviamo in queste parole il vero motivo della nostra uguaglianza, giacché tutti portiamo impresso nell'anima il segno del primo peccato che ci spinge continuamente a peccare. Ma siamo giustificati, in forma del tutto gratuita, dalla redenzione operata da Cristo.

In questo essere tutti uguali non ha senso parlare di differenze di razza, di sesso, di religione, di condizione sociale, di privilegi e di caste. A tutti è stata offerta la possibilità di salvarsi attraverso l'adesione alla fede. Senza riferimento a Cristo, la nostra esistenza non può arrivare alla piena maturità e non trovano sbocco le aspirazioni che ci portiamo nel profondo del cuore; la Sua luce porta la nostra coscienza a riconoscere il male commesso e fa esplodere la gioia del perdono, che la misericordia di Dio sparge a larghe mani.

Chi si lascia trasportare dall'andazzo comune (che male c'è?), chi sfida sprezzante la giustizia di Dio (ho peccato e che male mi è successo? Sir 5 ,4), chi mette a tacere la voce della propria coscienza (ricordate Pinocchio?) è un uomo che è "morto" con largo anticipo sulla data del suo necrologio.

O Dio, che con il dono della Spirito Santo guidi i credenti alla piena luce della verità, donaci di gustare nello Spirito la vera sapienza e di godere sempre del Suo sostegno. Orazione della santa messa votiva della Spirito Santo

La voce di un giornalista

Molti, purtroppo, quando il campanello della loro coscienza suona, fingono di non essere in casa.
L. Longanesi