Omelia (18-10-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Luca 10, 2

Diceva Gesù ai suoi discepoli. " La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate, dunque, il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe. Ecco, io vi mando..."
Lc 10, 2


Come vivere questa Parola?

Ottobre è il mese che ci richiama l'impegno missionario della Chiesa ( domenica prossima sarà la Giornata Missionaria Mondiale ). Il Signore, che ci passa accanto, invita a seguirlo e a condividere con altri il dono della Fede. Missione è questo invio ad annunciare la premura di Dio per ogni uomo, a portare la sua pace, la sua tenerezza e a rendere tutti partecipi del suo Regno.

Dobbiamo riflettere sul significato dell'essere " inviati " da Cristo. E' enorme la fiducia che Dio ripone negli uomini: a loro affida il compito di dilatare il suo Regno. Egli invia a due a due i suoi discepoli perché l'impegno dell'evangelizzazione non è del singolo, ma della comunità, che non deve sentirsi forte dei propri mezzi, capacità e progetti. " Quando sono debole, è allora che sono forte", dirà S. Paolo (2 Cor 12, 10)

Ancora due sottolineature: 1) Tutto ci viene da Dio! Da qui la necessità di pregare, di impetrare da Lui la grazia degli evangelizzatori (Papa Francesco, di recente, non ha indetto una giornata di preghiera e digiuno per scongiurare la guerra?).

2) Non facciamo l'errore di considerare la messe come qualcosa altro da noi. Noi pure abbiamo bisogno di essere più compiutamente evangelizzati. La Buona Notizia, il Vangelo, è di una tale portata da superare ampiamente le nostre limitate capacità.

O Dio, tu vuoi che tutti gli uomini siano salvi e giungano alla conoscenza della Verità... manda i tuoi operai, perché sia annunciato il Vangelo ad ogni creatura.
Orazione della messa per l'Evangelizzazione dei Popoli

La voce di un scrittore e giornalista

Cinque sono, in realtà, i Vangeli ed il Quinto è come un libro che il Signore ha lasciato aperto. Lo scriviamo noi con le opere che compiamo ed ogni generazione vi aggiunge una parola.
M. Pomilio