Omelia (19-10-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Romani 4, 18

Abramo credette, saldo nella speranza, contro ogni speranza e così divenne padre di molti popoli.
Rom 4, 18


Come vivere questa Parola?

Manca poco più di un mese alla conclusione dell'Anno della Fede .Merita fare qualche riflessione sulla nostra Fede. In ogni vocabolario, il termine fede è definito da significati diversi, con implicazioni morali, o indica gesti e segni che rimandano alla fedeltà ( si pensi all'anello nuziale che è chiamato ‘ fede ‘ ). Ma, se vogliamo andare al nocciolo della questione, finiamo per dire che la nostra fede è la fiducia che riponiamo nella fedeltà di Dio (Dio è fedele 2 Tim 2, 13) che non può né ingannarsi né ingannare (Concilio Vaticano 1°).

Le nostre povere esperienze di fedeltà ci rendono diffidenti; temiamo sempre che l'altro, gli altri cerchino di accaparrarsi qualcosa di noi e ci difendiamo tenacemente, anche da Dio, magari in modi che, formalmente, sono ineccepibili, ma ci impediscono di incontrarLo nel profondo del cuore.

Il Regno di Dio lo costruiscono quelli che si fidano di Lui, perché hanno riposto la loro speranza nel Signore e sono disposti a seguirLo anche per le vie più imprevedibili. Così come Abramo, che ha fatto della sua vita una risposta di costante fiducia nella volontà di Dio.

[A coronamento di tutto quanto si è scritto, si suggerisce la lettura attenta dell' 11° capitolo della Lettera agli Ebrei ]

Io ho fede, Signore. Se non ho fede, aiutami! Mc 9, 24

La voce di un teologo e scrittore

Credere è anche la capacità di convivere con i propri dubbi
R. Guardini