Omelia (23-10-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Romani 6, 13

Offrite voi stessi a Dio come viventi, ritornati dai morti, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia.
Rm 6, 13


Come vivere questa Parola?

Il passaggio da miseria a salvezza Paolo lo dice anche come passaggio dall'uomo vecchio all'uomo nuovo. Se la legge prima permetteva un'espressione limitata dalla solidarietà nel male, ora, il regime della grazia permette di sperimentare nuovi linguaggi e nuove armonie. Il culto non è più un fatto esteriore, fatto di formule, riti, impegno di denaro per offerte visibili, concretizzabili in oggetti o animali. L'uomo nuovo scopre il suo corpo come luogo di offerta, di culto. Qui viene anticipato quanto sarà approfondito nel capitolo 12, nella parte esortativa della lettera. Sono le nostre membra, le nostre parole, i nostri gesti, che riconoscono la gloria e l'amore di Dio e li esprimono, li restituiscono al riconoscimento di altri.

Con il corpo e con tutto quello che il corpo ci permette di fare, noi rendiamo gloria a Dio. Il lavoro, le relazioni, la cura, l'affetto, l'essere giovani, l'essere vecchi, lo stare bene e lo stare male... tutto diventa altare su cui celebrare la salvezza.

Signore, in questa giornata niente ci sembri banale, ma tutto ci aiuti a riconoscere te, il tuo amore che in noi si fa forza, salvezza, vita eterna.

La voce di un salmista

Siamo stati liberati come un passero dal laccio dei cacciatori:
il laccio si è spezzato e noi siamo scampati.
Il nostro aiuto è nel nome del Signore: egli ha fatto cielo e terra.
Salmo 123

Commento di Sr Silvia Biglietti FMA silviabiglietti@libero.it