Omelia (28-10-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Luca 6,13-16 Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Lc 6,13-16 Come vivere questa Parola? Un arido elenco di nomi? No! Il segno che per Dio non siamo numeri. Egli chiama ciascuno per nome, fa emergere dal nulla, dando un volto ben definito. Ognuno è se stesso: unico, irrepetibile. Da sempre Dio lo ha sognato così. È in quel nome una chiamata, che è la mia, solo mia. "Ne scelse dodici ai quali diede il nome di apostoli". Dodici. Eppure la vocazione di Simone non è quella di Andrea, perché Simone dall'eternità era nel cuore di Dio come Simone quel Simone lì impulsivo pieno di slanci eppure tanto fragile, quel Simone che rinnegherà ma poi verserà il sangue per il Maestro. Quel Simone che avrà il compito di confermare gli altri e a cui saranno affidati le chiavi del Regno... così per ogni uomo... per me. Chiamato da sempre perché da sempre sognato così, con questo volto, questo compito da svolgere nella vita, che non può essere distinto da me. Io non ho una vocazione: io sono la mia vocazione. Quella voce che mi ha tratto dal nulla, che mi ha dato un volto nel momento stesso in cui in un atto di infinita tenerezza pronunciava il mio nome, quella voce mi chiamava ad "essere per". VOLUTO DA DIO PERCHE' AMATO DA DIO COSI' COME SONO. Come posso non amarmi, non accettarmi anche nei miei limiti, non amare la mia vocazione? Come posso non esplodere di gioia? Sì, quella voce di cui serbo in cuore l'eco con nostalgia profonda, quella voce continua a chiamarmi alla gioia. Dio della mia gioia, dammi di percepire sempre nel mio cuore quel richiamo carico di tenerezza che mi ha dato di essere. Che io scopra giorno dopo giorno il mio "nome", con stupore e riconoscenza. Grazie, grazie Dio della mia gioia. La voce una Beata Tu, quando diffondi l'amore del Signore, sei la buona novella di Dio. Madre Teresa di Calcutta |