Omelia (30-10-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Romani 8,29-30 Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinato, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamato, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificato, li ha anche glorificati. Rm 8,29-30 Come vivere questa Parola? Quanto è grande il progetto di Dio nei nostri riguardi! Egli ci ha conosciuti da sempre, nel senso che da sempre ha sognato di crearci, avvolgendoci di quella conoscenza amorosa che è espressa nella Bibbia dal verbo "conoscere". E perché fossimo belli santi realizzati pienamente, ci ha destinati ad assomigliare al "Suo Figlio" nel quale ha posto tutte le sue compiacenze. Sì, il Padre vuol veder risplendere in noi questa somiglianza perché, assimilati a Gesù, l'uomo perfetto, anche noi diventiamo oggetto delle sue compiacenze. Dentro questo progetto di Dio, c'è poi una precisa chiamata. In speranza, noi siamo già della gente destinata all'immersione nella felicità piena della vita che durerà per sempre: gloria di Dio e in Lui, dell'uomo. Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi lascerò afferrare da questo progetto di amore, di luce e di gloria, a cui collaborare con le mie libere scelte. Se mai fossi tentato di turbamento tanto da chiedermi: com'è che la strada mi sembra ora difficile, com'è che incontro difficoltà e prove? Risponderò con San Paolo: "Tutto, proprio tutto coopera a realizzare questo stupendo progetto per coloro che amano Dio". La voce di un grande Padre della Chiesa Nulla di quanto ti accade ti rechi turbamento: smetti di inseguire ombre di soccorso umano; supplica incessantemente il Dio che adori ed Egli, subito o quando sarà veramente bene per te, interverrà. S. Giovanni Crisostomo |