Omelia (30-11-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Romani 10, 9 Fratello, se con la tua bocca proclamerai: «Gesù è il Signore!», e con il tuo cuore crederai che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo. Rm 10, 9 Come vivere questa Parola? La festa di san Andrea ci porta immediatamente al tempo di Gesù, dove è stato apparentemente più facile accogliere l'arrivo del Figlio dell'Uomo e riconoscerlo come il Signore. Vedere e toccare con mano l'esistenza di Gesù non è stata infatti una garanzia per avere fede in lui. Solo alcuni sono passati alla fede e hanno avuto le stesse difficoltà che abbiamo ora noi, nell'accogliere e coltivare il dono della fede. Perché vedere non è immediatamente credere... magari aiuta a spiegarsi un COME, ma il PERCHÉ delle cose, il loro senso e significato li si conquista solo attraverso un'elaborazione interiore, a posteriori, dopo aver lasciato decantare emozioni e sensazioni, dando spazio alla ragione e all'amore provato. San Paolo ci propone l'accoglienza del Kerigma come via alla salvezza: scoprire chi è davvero il Signore del mondo, della storia, riconoscerlo e vedere che la sua vita, fatta di energia, ma anche di svuotamento, si ripropone in ogni esperienza dell'uomo, della creazione, della storia. In quello che ci accade ritroviamo quella "legge" per cui morte e vita si intrecciano e generano nuova vita. Signore, come nella presentazione dei doni nell'eucaristia, fa' che la nostra giornata sia un continuo restituirti i doni da te ricevuti e da noi trafficati, per riceverli nuovamente da te, ricchi di te per prolungare con te la salvezza nel mondo. La voce catechismo della liturgia Andrea disse a suo fratello Simone: "Abbiamo trovato il Messia, il Cristo". E lo condusse da Gesù. (Gv 1,41-42) (Antifona di comunione) Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it |