Omelia (02-12-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Isaia 4,5

La gloria del Signore sarà come ombra sopra ogni cosa come protezione...
Is 4,5


Come vivere questa Parola?

La liturgia del primo lunedì di Avvento riprende quasi le letture domenicali, ma nello stesso tempo ci proietta in avanti, a compiere dei passi concreti sulla strada spianata dal Signore stesso e resa più facilmente percorribile conservando in mente gli insegnamenti imparati nella sua casa (cf Is 2,3). Non sono poche le sue indicazioni, e nemmeno facili da compiere e perseverare in esse giorno dopo giorno. Eppure si possono riassumere in quell'invito all'amore che spinge ad adempiere anche i doveri più banali con la stessa sollecitudine con cui avremmo compiuto azioni gloriose e con la fiducia incondizionata che ci protegge dall'egoismo e ci ripara all'ombra della volontà di Dio.

Così ha tradotto la legge del Signore d'Israele e l'ha applicata alla sua situazione il centurione romano che a Cafarnao invita Gesù a salvare un suo servo malato. Il soldato, da tutti visto straniero e non gradito, non si ritiene degno che il Maestro entri nella sua casa; le sue parole però rivelano quella fede che davvero trova il riparo e l'aiuto solo nella tenda del Signore. Come scrisse Isaia: « la gloria del Signore sarà sopra ogni cosa come protezione, come una tenda sarà ombra contro il caldo di giorno e rifugio e riparo contro la bufera e contro la pioggia» (Is 4,5-6).

La preghiera e la fiducia del centurione diventino oggi la nostra preghiera, come intercessione per tutti coloro che di più hanno bisogno affinché su di loro si stenda l'ombra del Signore:

Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. (Mt 8,7)

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