Omelia (09-12-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Isaia 35, 6

Lo zoppo salterà come un cervo, griderà di gioia la lingua del muto.
IS 35, 6


Come vivere questa Parola?

C'è un "troppo" in queste parole di Isaia. Non basterebbe allo zoppo poter camminare bene e al muto poter parlare? Non si accontenterebbero di questo?

Invece lo zoppo addirittura salterà come il cervo e il muto griderà di gioia.

Se nel contesto umano è bene che i desideri siano realizzabili, "equilibrati", nella logica di Dio e dell'amore c'è sempre un "di più" possibile. Per un bene osare chiedere e pregare di più, osare progetti a prima vista impossibili, osare pensare in grande non per manie di grandezza ma perché il Signore spinge oltre i nostri confini.

É un po' lo stile dei santi che hanno proprio la marcia in più dell'osare. Loro vedono opportunità dove noi vediamo soprattutto problemi e difficoltà.

Loro hanno lo sguardo di Dio sulle persone e sugli eventi e non si lasciano impaurire perché si fidano del loro Signore e la loro volontà riflette la sua.

Sanno che il primo a voler dare di più è Lui ma che ha bisogno di persone disponibili ad accogliere, lavorare, pregare, rischiare, osare di più.

Quando il nostro cuore sarà unito al cuore di Cristo anche i nostri desideri diventeranno i suoi e allora sarà impossibile ridimensionarli sulle nostre misure, spesso meschine o timorose.

In fondo il Figlio di Dio che si fa uomo non è un "di più" inaspettato?

Non farmi vivere con la retromarcia inserita, Signore. E non farmi camminare solo con la prima o al massimo la seconda marcia. Donami di usare la quarta nella vita di fede e di amore, senza paura.

La voce di un biblista

Per coloro che si assumono il rischio delle decisioni si aprono prospettive sempre nuove. Chi al contrario, si chiude in se stesso per paura e rifiuta le occasioni che gli si offrono, diviene sterile e sempre più inutile.
B. Maggioni

Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com