Omelia (11-12-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Isaia 40, 29

Egli dà forza allo stanco e moltiplica il vigore allo spossato.
IS 40, 29


Come vivere questa Parola?

Oggi è il giorno del riposo, del riposo che viene da Dio. Leggiamo infatti anche nel vangelo: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi darò ristoro" ( Mt 11, 28).

Non è il semplice riposo fisico o mentale ma qualcosa di più.

É il riposo che nasce dalla libertà interiore a cui sono chiamati i figli di Dio per cui non si vive di paure e scrupoli che tolgono il fiato.

É il riposo che dà nuove energie per fare il bene là dove ci si sente scoraggiati e sterili.

É il riposo che ci aiuta a rialzarci quando siamo caduti o semplicemente abbiamo inciampato.

É il riposo che nasce da una rinnovata speranza.

É un riposo che convive con il duro lavoro per servire il Regno di Dio, che fa correre "senza affannarsi", senza preoccuparsi all'eccesso perché si sa che non si è soli, che l'opera di Dio sarà Dio a portarla a compimento.

É il riposo che miracolosamente dona nuove forze là dove ci si sente senza benzina, svuotati.

É il riposo che viene dal dare un senso grande alla propria fatica, al proprio impegno.

L'invito di Cristo è chiaro: "Venite a me". Per riposare in Lui, con Lui, grazie a Lui, dobbiamo allora compiere l'ultimo sforzo: andare a Lui, fare quel passo che ci aiuterà a fare tutti quelli successivi, anche se in salita.

Tu sei Signore il mio riposo, Colui nel quale ritrovo forza e consolazione. Tu dai senso al mio vivere e alla mia fatica. Con Te riesco a non fermarmi nel mio cammino.

La voce di un sacerdote

Il cuore si riposa se uno lo riceve e l'ascolta
Don P. Mazzolari

Emanuela Giuliani - emanuelagiuliani@gmail.com