Omelia (08-12-2013) |
don Giovanni Berti |
Immacolata, credente, docile, obbediente... e sopratutto umana Clicca qui per la vignetta della settimana. Immacolata... Con questo aggettivo così solenne e particolare la Chiesa ci invita a guardare a Maria nella solennità a lei dedicata nel mezzo del cammino dell'Avvento, un cammino che ci porta a celebrare la nascita di Gesù, Figlio di Dio e anche figlio di Maria stessa, l'Immacolata Maria è Immacolata fin dal concepimento, cioè pensata e preparata da Dio per un compito così grande che ha cambiato non solo la sua ma anche l'intera storia umana. Ieri con i volontari e volontarie del gruppo missionario, abbiamo letto questo brano, e alla fine ho chiesto a tutti di provare a definire con un aggettivo Maria, per comprenderne meglio la storia e il senso che ha anche per noi, a cui è data come modello e come madre. Credente Maria crede e si fida di quello che l'angelo le dice a nome di Dio. Ci vuole davvero una gran fiducia per "buttarsi" in una avventura così grande che ha origine in Dio. Maria si fida delle parole altisonanti del suo messaggero, parole che non sono immediatamente così chiare e facili per una giovane donna. Anch'io sono chiamato a fidarmi delle parole non sempre immediate e chiare del Vangelo, parole che mi parlano di Dio e dell'uomo... e parlano di me. Docile e obbediente Maria è docile, con una docilità che non è quella del cagnolino con il padrone, ma disponibile a seguire fare cose più grandi di lei che richiedono obbedienza che non è mai cieca e disumana, come quella dello schiavo minacciato di morte. Maria ha ampi spazi di disobbedienza, e questo lo conferma il lungo dialogo con l'angelo che sembra quasi "contrattare" con Maria, e lei alla fine dirà di sì, ma pienamente consapevole e libera. La docilità di Maria è come quella dell'albero dai rami verdi che nel vento sa piegarsi proprio per non spezzarsi, cosa che avverrebbe se rimanesse rigido e freddo. Anche a me è chiesta questa docilità di Maria, che mi permette di vivere la mia vita fatta anche di compiti difficili e sempre più grandi di me, ma nei quali so che c'è una via di salvezza. Obbedire alle parole del Vangelo non mi porta a diminuire in libertà ma proprio il contrario, perché so che in quell'obbedienza si realizza la mia felicità e quella del mondo. Disponibile Maria si mette a disposizione di Dio, trovando nella parola "servizio" il significato della sua vita. "Ecco la serva del Signore...". Con questa affermazione Maria trova il suo posto e lo richiama anche a me che cerco il mio posto accanto nel mondo. Gesù stesso dirà di se stesso che è venuto nel mondo non per essere servito ma per servire. Gesù servo dell'umanità è figlio della serva del Signore. E in questa disponibilità di Maria troviamo la via per cambiare il mondo da luogo di competizione e lotta l'uno sull'altro, a luogo di fraternità e reciproco servizio, dove il più piccolo è il più grande. Umana Maria è veramente umana, la più umana delle figure che nel Vangelo attorniano l'uomo Gesù. Maria non nasconde paure e dubbi, e l'evangelista Luca li racconta nell'episodio dell'annunciazione. L'essere umano non è una macchina fredda che funziona a comandi precisi, ma è un mondo fatto di domande, difficoltà, tempi a volte lunghi di crescita e risposta. Tutto questo appare in modo sintetico ma chiaro nell'annunciazione di Maria, che come donna vera non nasconde all'angelo di Dio le sue resistenze, nelle quali riconosco anche le mie. E l'angelo, dicendole prima di tutto "non temere Maria..." e poi anche dandole il segno concreto della potenza di Dio nella gravidanza della cugina Elisabetta, riconosce in pieno l'umanità di questa giovane donna e non la censura o condanna. Maria ha paura, Maria si pone domande e mostra i suoi dubbi difronte alla sua missione, Maria alla fine accetta ma non senza poi correre a verificare di persona il segno che le è stato dato. Maria è umana, e in questa sua umanità, che tante volte rischiamo di non vedere in lei quando la mettiamo troppo in alto sugli altari e la guardiamo solo come mediatrice di grazie, vedo la mia umanità. E so che, come ha scelto Maria così com'è, Dio sceglie anche me così come sono. E attraverso la mia piccola fede, la mia limitata docilità e la non sempre piena obbedienza e soprattutto attraverso la mia umanità, costruisce la sua storia di salvezza. Clicca qui per lasciare un commento |