Omelia (18-12-2013)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Geremia 23.5,6

Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra. Nei suoi giorni Giuda sarà salvato e Israele vivrà tranquillo,
e lo chiameranno con questo nome: Signore-nostra-giustizia.

Ger. 23.5,6


Come vivere questa Parola?

Lo sguardo di Geremia che, con Isaia ed Ezechiele, è uno dei più grandi profeti della storia," s'illumina d'immenso" ( per usare una grande espressione poetica di Ungaretti). Vede infatti, dentro il procedere della storia, quello che la redime da oscurità e brutture. E vede che ciò avverrà proprio per la venuta di Gesù.e' Lui infatti che con il suo Vangelo ripresenterà all'uomo tutta la bellezza e la necessità che trionfino diritto e giustizia nelle relazioni umane. E' questa infatti la premessa indispensabile a un discorso di crescita verso la piena realizzazione dell'uomo che sta nel suo imparare ad amare.

A volte, in certi libretti di spiritualità spicciola, si salta a piè pari l'attenzione al diritto e alla giustizia per arrivare, di corsa, a dire che l'amore è tutto.

Certo: è tutto. Come è tutto per la pianticella sul balcone, l'acqua che la nutre e la fa crescere. Però devi avere un contenitore per l'acqua; sarà l'atmosfera stessa per la pioggia e il secchiello per innaffiare in casa. Così è indispensabile educarsi ed educare alla giustizia: dal pagare le tasse al restituire un libro avuto in prestito, a dare la giusta ricompensa a chi ha lavorato per te, a pagare il biglietto dell'autobus.

Signore, tu sei nostro infinito Amore perché anzitutto sei nostra Giustizia. Dammi una coscienza retta e un cuore puro perché possa con letizia accoglierTi e vivere il tuo mistero nel prossimo Natale.

La voce di un grande martire del secolo scorso

E' amando gli uomini che si impara ad amare Dio.
Charles De Foucauld

Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it