Omelia (20-12-2013) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Salmi 23,1-4 Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l'ha fondato sui mari e sui fiumi l'ha stabilito. Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. Sl 23,1-4 Come vivere questa Parola? E' una Parola tratta da quel gran tesoro che è il libro dei Salmi. Collocata in questo tempo tanto prossimo al Natale ci aiuta a prepararci per vivere queste giornate come una serena scalata di un monte per accedere a un "luogo santo". Tutto muove da una domanda: "Chi potrà salire e poi stare sul luogo santo"? La risposta è chiara e inequivocabile. Bisogna liberarsi da quell'avidità che qui è resa con l'immagine delle mani "innocenti", ossia tali da non "nuocere" né a sé né agli altri con la sregolata voglia di possedere. E' poi indispensabile il cuore puro, se si vuol realizzare la "scalata" al monte santo che, in questo caso, è il mistero di Dio che si fa inerme Bambino per Amore. Il cuore puro esprime le profondità del nostro essere: quell'interiorità che dà senso valore profumo a tutto quello che viviamo. Dentro e fuori di noi. E' infatti dalle nostre intenzioni che Dio ci giudica, non da quello che, appariscente e grandioso, forse vorremmo fare. Grazie, mio Signore! Se la mondanità(non il mondo) è chiasso di vuote apparenze, fa' che io sia puro dentro il cuore per volere e realizzare ciò che piace a Te! La voce di una Beata La riconciliazione avviene per prima cosa in noi stessi, non con gli altri. Inizia da un cuore puro. Madre Teresa di Calcutta Sr Maria Pia Giudici - sanbiagi@casadipreghiera.191.it |