Omelia (01-01-2013)
padre Gian Franco Scarpitta
Madre di Dio e amore per noi

Nell'ottica della famiglia umana del Verbo di Dio, lo sguardo si posa adesso particolarmente sulla Madre. Una volta avvenuta l'Incarnazione per opera dello Spirito Santo, non si può infatti non considerare la figura dei Colei che ha acconsentito a che la natura divina del Verbo si unisse alla natura umana, affinché il Figlio di Dio diventasse Figlio dell'uomo.
Nell'incarnazione avviene che Dio diventa uomo, condivide con noi la nostra natura, fa ingresso nella nostra storia senza violarla, ma percorrendone tutte le tappe e sperimentando quanto di più umano possa essere esperibile. Egli però non rinuncia ad essere Dio, ma semplicemente unisce la natura umana e la natura divina in una simbiosi indissolubile. Come descrive Sant'Agostino, nel Figlio di Dio vi sono effettivamente due nascite: la prima è quella eterna, per la quale egli è "generato, non creato", l'altra è invece temporale e in essa a Betlemme egli viene concepito di Spirito Santo nella carne nel grembo di Maria. Di conseguenza, Maria è Madre di Dio, cioè del Dio che si fa uomo fatta salva la sua divinità.. Ella è madre del Dio fattosi carne allo scopo di apportare la nostra salvezza. Nell'incontro con Maria Elisabetta riconosce in lei la Madre del Verbo: "A che debbo che la madre del mio Signore venga a me" (Lc 1, 48) professando così la fede nel Dio che si incarnava per la salvezza degli uomini e riponendo nella stessa Madre del Verbo tutte le sue speranze e fondando anche tutte le sue attese. La Madre del Signore, a motivo della quale il suo bambino (Giovanni) stava esultando nel grembo, diventava già per Elisabetta oggetto di particolare devozione perché in lei trovava un tramite valido per un amore disinvolto verso Dio.
Dio si è scelto una madre terrena per raggiungerci tutti e redimerci. Scegliendo per se stesso una Madre Dio ci incoraggia a valorizzare il ruolo di maternità: sperimenta in prima persona l'amore di cui si deve essere annunciatori per renderci poi di esso annunciatori effettivi e motivati.
Per ciò stesso Maria, perché Madre de Signore è anche Madre di tutta l'umanità, in quanto partecipa dell'estensione d'amore che nel Figlio Dio Padre ha voluto donarci.
Come affermava papa Luciani, Dio già in sé medesimo può essere considerato Padre e Madre allo stesso tempo, coniugando egli amore paterno e materno nei nostri confronti, ma in Maria Madre di Dio l'onnipotente ha voluto palesare ancor di più il suo amore infinito per l'uomo concedendo che esso si rendesse più tangibile e indubbio per mezzo di una figura femminile storica e concreta e che noi vi approdessimo con maggiore sicurezza e decisione, riscontrando nella figura materna di Maria un valido supporto motivazionale verso lo stesso Dio Amore. La presenza di una mamma ha sempre incusso fiducia e coraggio nei figli e la sua premura sollecita non può non essere di sprone all'apertura e alla fiducia. Così in Maria nostra Madre noi troviamo lo sprone a sentirci ulteriormente amati per essere a nostra volta portatori di amore e di carità.
Proprio all'inizio di questo nuovo Anno sociale, mentre lasciamo alle spalle il trascorso di dodici mesi sofferti e sacrificati che poco ci hanno regalato, intercedendo Maria nostra Madre chiediamo a Dio di fare tesoro delle esperienze liete e tristi del passato perché su ogni errore commesso possiamo evitarne di cadere nuovamente e affinché ogni obiettivo già raggiunto possa essere da noi sempre più consolidato e finalmente perché l'imminente anno 2014 possa essere da noi costruito all'insegna della serenità e delle molteplici soddisfazioni. Maria nostra Madre ci sostenga nel corso di tutti questi mesi e la sua intercessione arrechi in noi ogni sorta di vantaggio e di beneficio.
BUON ANNO 2014 A TUTTI