Omelia (01-01-2014)
padre Antonio Rungi
Dalla tenerezza di una Madre, nasce la pace per tutti

Dalla tenerezza della Madre di Dio, Maria Santissima, nasce la pace per tutti, perché Maria, per opera dello Spirito Santo, ha dato al mondo il principe della pace, Gesù redentore dell'umanità. In questo primo giorno dell'anno due sono i temi della liturgia con la quale diamo il primo passo nell'anno nuovo, appena iniziato: Maria, Madre di Dio e la Giornata Mondiale della Pace, in termini progressivi è la 47esima.
Nel riflettere e meditare sulle due tematiche, iniziamo dalla prima e più importante celebrazione della Giornata odierna, che è la Madre di Dio, la Regina della Pace.
La Chiesa, infatti, seguendo una antica tradizione, consacra il primo giorno dell'anno civile alla Vergine Maria, chiamandola con il titolo sorprendente di: "Madre di Dio". Meditando sul mistero del Dio fatto uomo, la Chiesa è arrivata, dopo secoli, a riconoscere che la madre di Cristo può anche essere chiamata, a pieno titolo, "Madre di Dio". Fu il Concilio di Efeso, nell'Asia Minore, nell'anno 431 a proclamare questa verità di fede. La proclamazione di questo dogma mariano fu accolto con entusiasmo dal popolo cristiano. Questo titolo ha una sua importanza teologica, spirituale e pastorale, anche se questo titolo non lo troviamo scritto nei Vangeli o nel Nuovo Testamento più in generale. Nei vangeli, infatti, la più normale ed accreditata espressone "la Madre di Gesù", dice tutta la verità sulla figura e la missione di Maria nei confronti di Gesù, Figlio di Dio e della Chiesa. Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione dogmatica Lumen Gentium, ha dedicato il settimo capitolo alla Madonna. In esso leggiamo: "Volendo Dio misericordiosissimo e sapientissimo compiere la redenzione del mondo, «quando venne la pienezza dei tempi, mandò il suo Figlio, nato da una donna... per fare di noi dei figli adottivi» (Gal 4,4-5), «Egli per noi uomini e per la nostra salvezza è disceso dal cielo e si è incarnato per opera dello Spirito Santo da Maria vergine». Questo divino mistero di salvezza ci è rivelato e si continua nella Chiesa, che il Signore ha costituita quale suo corpo e nella quale i fedeli, aderendo a Cristo capo e in comunione con tutti i suoi santi, devono pure venerare la memoria «innanzi tutto della gloriosa sempre vergine Maria, madre del Dio e Signore nostro Gesù Cristo». Infatti Maria vergine, la quale all'annunzio dell'angelo accolse nel cuore e nel corpo il Verbo di Dio e portò la vita al mondo, è riconosciuta e onorata come vera madre di Dio e Redentore. Redenta in modo eminente in vista dei meriti del Figlio suo e a lui unita da uno stretto e indissolubile vincolo, è insignita del sommo ufficio e dignità di madre del Figlio di Dio, ed è perciò figlia prediletta del Padre e tempio dello Spirito Santo; per il quale dono di grazia eccezionale precede di gran lunga tutte le altre creature, celesti e terrestri. Insieme però, quale discendente di Adamo, è congiunta con tutti gli uomini bisognosi di salvezza; anzi, è «veramente madre delle membra (di Cristo)... perché cooperò con la carità alla nascita dei fedeli della Chiesa, i quali di quel capo sono le membra». Per questo è anche riconosciuta quale sovreminente e del tutto singolare membro della Chiesa, figura ed eccellentissimo modello per essa nella fede e nella carità; e la Chiesa cattolica, istruita dallo Spirito Santo, con affetto di pietà filiale la venera come madre amatissima. (LG, nn.52-53).
L'altro argomento odierno è la Giornata mondiale della pace e per la ricorrenza Papa Francesco ha scritto ed inviato a tutti gli uomini di buona volontà il suo primo messaggio da Vescovo di Roma per tale giornata speciale, sul tema "La fraternità, fondamento e via della pace", nel quale leggiamo testualmente: "La fraternità ha bisogno di essere scoperta, amata, sperimentata, annunciata e testimoniata. Ma è solo l'amore donato da Dio che ci consente di accogliere e di vivere pienamente la fraternità.... Maria, la Madre di Gesù, ci aiuti a comprendere e a vivere tutti i giorni la fraternità che sgorga dal cuore del suo Figlio, per portare pace ad ogni uomo su questa nostra amata terra".
Questa pace, trova le sue motivazioni più profonde nel mistero della divina rivelazione e redenzione.
Nella prima lettura di oggi, ci giungono alle nostre orecchie per essere assimilate, le parole del Libro dei Numeri: è la celebre preghiera di benedizione del popolo d'Israele, il cui nucleo centrale dell'orazione è appunto la pace che viene da Dio. Una pace luminosa, senza ostacoli e senza alcuna macchia ed imperfezione, in quanto è nel cuore stesso di Dio questa pace che Egli dona al mondo ed al genere umano.
Nella seconda lettura di oggi, tratta dalla lettera di san Paolo apostolo ai Gàlati, il tema della pace è incentrato sulla venuta di Cristo sulla terra, nella pienezza dei tempi, come è definita la stagione in cui il Cristo è stato con nella sua umanità e divinità, congiunte nell'unità della sua persona. In questo tempo di grazia, dalla nascita, attraverso la sua passione, morte e risurrezione, Gesù Cristo ha rivelato il vero volto di Dio, che è quello della misericordia e del perdono.
Ed infine il brano del Vangelo secondo Luca, in cui si rivivono i momenti più belli della nascita del messia.
Stupirsi delle meraviglie che il Signore compie ogni giorno della nostra vita: stupenda è l'opera della creazione, più stupenda è l'opera della Redenzione. E davanti al Redentore dell'uomo, Gesù Bambino, concepito nel grembo verginale di Maria, lo stupore e la meraviglia, trovano la vera ragion d'essere e la motivazione più profonda per continuare a meravigliarsi di quanto abbiamo avuto, abbiamo ed avremo dalle mani sapienti del Creatore e dalla Incarnazione, Passione, Morte e Risurrezione del Redentore.
E con la preghiera della Colletta di questa solennità della Madre di Dio, ci rivolgiamo a Maria in questo primo giorno dell'anno 2014, che il Signore ci dona per fare il bene e camminare nella perfezione della carità verso Dio e verso i fratelli, avendo come modello di vita la tenerezza e la dolcezza della Regina della Pace: "Padre buono, che in Maria, vergine e madre, benedetta fra tutte le donne, hai stabilito la dimora del tuo Verbo fatto uomo tra noi, donaci il tuo Spirito, perché tutta la nostra vita nel segno della tua benedizione si renda disponibile ad accogliere il tuo dono".