Omelia (06-01-2014)
don Roberto Rossi
Le stelle di Dio

Contempliamo la bontà di Dio che è apparsa in mezzo a noi. L'episodio del Vangelo di oggi ci viene riportato solo da Matteo. Egli non racconta nei particolari la nascita di Gesù,
semplicemente la cita, mentre si sofferma in modo dettagliato sulla storia dei Magi, questi saggi pagani che entrano nelle prime pagine del Vangelo. All'Evangelista sta a cuore proprio questo: c'è una Sapienza nuova, Gesù, che non può essere accolta da chi non si mette in cammino, da chi ha paura del cambiamento, da chi non si ritiene bisognoso di luce. E noi dobbiamo metterei sulle orme dei Magi per accogliere e adorare il nostro Salvatore. Il protagonista di questa pagina sembra essere, a dispetto di tutto, proprio il re Erode! Emerge nel suo contrasto con l'atteggiamento dei Magi: questi, accesi dal desiderio di conoscere il Messia, motivo di quella congiunzione astrale insolita, si muovono con entusiasmo. Erode invece, e con lui tutti i saggi esperti delle Scritture, sono subito impauriti. Ma si stava semplicemente realizzando la profezia tanto attesa! Ad un evento di bene si può reagire come Erode: con gelosia, con paura, addirittura con una strage, come avverrà a breve! Eppure Gesù, nella sua regalità, non si presenta con un esercito armato, ma, nella debolezza di un bambino! Dio non è mai ostile e arriva nei tanti segni che accompagnano la nostra giornata, per darci vita. Se come Erode lo vediamo però come un nemico che può toglierci qualcosa, che ci chiede di dare del nostro come un usurpatore, allora coveremmo verso Dio, verso gli altri e verso noi stessi inganno, amarezza, peccato, chiusura alla vita. E' certo che Dio fa sempre saltare i nostri schemi, quando arriva! Non si tratta mai di percorrere una strada già stabilita e programmata, ma di seguire, come fanno i Magi, quella stella che li precede nel cammino. Quante stelle nella nostra storia ci spronano a metterci in cammino, ci accendono il desiderio di Dio, ci stanano dalle nostre comodità. Non dobbiamo fare come Erode, ma come i Magi! Se custodiamo acceso in noi il desiderio di Dio, allora non sarà difficile riconoscere la stella giusta per noi, alzare lo sguardo al cielo e deciderci a seguire la sua traiettoria, perché saremo certi che nell'incomprensione, nella fatica, nell'incertezza del percorso, comunque sarà per un bene, il bene che Dio ha pensato per noi. Così costruiremo la nostra vita nella pienezza della luce e della forza del Signore.