Omelia (07-01-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Matteo 4, 16 «Il popolo che abitava nelle tenebre vide una grande luce, per quelli che abitavano in regione e ombra di morte una luce è sorta». Mt 4, 16 Come vivere questa Parola? La venuta di Cristo rappresenta per l'umanità una luce che squarcia le tenebre: egli vuole risvegliare in ciascuno di noi la scintilla divina che è presente nella nostra umanità. Nella nostra esistenza cristiana può esistere anche una "Galilea delle genti" (cf Mt 4,15), una zona dove il paganesimo (sotto forma di egoismo, di consumismo, di rifiuto dell'altro, di sfruttamento...) affiora: è urgente quindi l'appello alla conversione, che risuona anche nel vangelo di oggi: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino» (Mt 4,17). Abbandonare abitudini e opinioni contrarie al vangelo, aprirsi alla novità di Cristo e accogliere Dio che si manifesta e guarisce malattie e infermità materiali e spirituali (cf Mt 4,23-24). Siamo noi consapevoli che il regno dei cieli è vicino e noi dobbiamo testimoniarlo a tutti? O Signore, aiutaci ad aprirci alla luce che sei venuto a portare sulla terra e ad delimare le tenebre ancora presenti in noi. La voce di Papa Francesco «Se qualcosa deve santamente inquietarci e preoccupare la nostra coscienza è che tanti nostri fratelli vivono senza la forza, la luce e la consolazione dell'amicizia con Gesù Cristo, senza una comunità di fede che li accolga, senza un orizzonte di senso e di vita». Evangelii Gaudium, n. 49 D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it |