Omelia (08-01-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 6, 43 «Tutti mangiarono a sazietà, e dei pezzi di pane portarono via dodici ceste piene e quanto restava dei pesci» Mc 6, 43 Come vivere questa Parola? Gesù con il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci manifesta la sua potenza divina, ma soprattutto la sua bontà: non sopporta che gli uomini non abbiamo le forze e il nutrimento per affrontare le difficoltà della vita. Egli nel suo amore e nella sua compassione non fa calcoli, dona con sovrabbondanza, tanto che avanzano ancora dodici ceste di pani e di pesci, dopo che tutti si furono saziati. Ma d'altra parte Egli richiede la necessaria e utile collaborazione da parte degli uomini: dopo aver moltiplicato i pani, Gesù «li dava ai suoi discepoli perché li distribuissero» (Mc 6,41): ci fa capire che tutti dobbiamo essere e sentirci coinvolti nelle situazioni di bisogno e di aiuto di chi è in difficoltà e che non dobbiamo sprecare nulla. Grazie, Signore, che ci dai l'opportunità di collaborare alla tua opera e di essere la tua presenza nell'oggi. La voce di Papa Francesco «Tutti mangiarono a sazietà e furono portati via i pezzi avanzati: dodici ceste» (Lc 9,17). Gesù chiede ai discepoli che nulla vada perduto: niente scarti! E c'è questo fatto delle dodici ceste: perché dodici? Che cosa significa? Dodici è il numero delle tribù d'Israele, rappresenta simbolicamente tutto il popolo. E questo ci dice che quando il cibo viene condiviso in modo equo, con solidarietà, nessuno è privo del necessario, ogni comunità può andare incontro ai bisogni dei più poveri. Ecologia umana ed ecologia ambientale camminano insieme». Udienza generale del 5 giugno 2013 D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it |