Omelia (14-01-2014)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Marco 1, 24-25

«Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!».
Mc 1, 24-25


Come vivere questa Parola?

Il percorso di Gesù in Galilea approda a Cafarnao: è sabato e il luogo per eccellenza di quel quotidiano è la sinagoga. Lì la presenza di Gesù è autorevole, la sua parola piace, attrae, stupisce. Ma la gente non riconosce in lui nessuno di famoso e probabilmente si chiede chi sia e da dove venga. L'unico riconoscimento viene ad un certo punto da uno spirito immondo che sta possedendo uno degli ascoltatori. Lui sì che individua subito chi è Gesù. Ma è messo a tacere immediatamente dalla parola efficace di Gesù stesso che gli intima di andarsene e lasciar libero quell'uomo. In tutti i presenti rimangono solo la vista della liberazione di quella persona tormentata e l'interrogativo " Che è mai questo?". Un fenomeno da studiare, una persona interessante che dice e fa cose che fanno pensare.

Signore, hai scelto di iniziare la tua vita pubblica liberando un uomo dal male, ridonandogli la padronanza di sé e rendendolo consapevole che può non lasciarsi dominare da forze maligne. Noi siamo liberi, per dono tuo, capaci di riconoscerti ma soprattutto di amarti, di lasciarci attrarre e trasformare dalla tua parola che ama e crea vita.

La voce di papa Francesco

Abbiamo a disposizione un tesoro di vita e di amore che non può ingannare, il messaggio che non può manipolare né illudere. È una risposta che scende nel più profondo dell'essere umano e che può sostenerlo ed elevarlo. È la verità che non passa di moda perché è in grado di penetrare là dove nient'altro può arrivare. La nostra tristezza infinita si cura soltanto con un infinito amore.
EG 266

Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it