Omelia (16-01-2014) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Marco 1, 40-41 "In quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito, la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato". Mc 1, 40-41 Come vivere questa Parola? La febbre, la paralisi, la sordità, la cecità rendono la vita difficile oggi come ai tempi di Gesù, ma non hanno mai escluso ufficialmente dalla comunità. La lebbra sì. Malattia deformante e degenerante, era temuta da tutti e chi ne era affetto doveva starsene fuori dalla città, segregato dalla comunità. L'impossibilità di relazioni, l'esclusione totale si aggiungeva al peso della malattia, diventando ulteriore malattia. Ma la parola nuova di Gesù arriva anche nel ghetto dei lebbrosi e rompe il muro simbolico di separazione tra quest'umanità sfortunata e il resto del mondo. Uno di loro con coraggio cerca Gesù, lo avvicina e gli chiede di essere purificato. Ma aggiunge SE VUOI alla sua richiesta. Una preghiera umile, accorata ma libera da pretese che arriva immediata a Gesù. SIA FATTA LA TUA VOLONTA'. Gesù più avanti insegnerà il padre nostro, ma qui ne trova stralci vivi sulla bocca di questo lebbroso e la fede di lui così incontra il dono rigenerante di Gesù, di Dio. Signore, la tua volontà si rivolga alle nostre miserie e le purifichi. Rigeneri quello che deve rimanere, lasci morire quello che non merita di essere difeso. Nelle tue mani la nostra vita, Signore. La voce di papa Francesco Tutta la vita di Gesù, il suo modo di trattare i poveri, i suoi gesti, la sua coerenza, la sua generosità quotidiana e semplice, e infine la sua dedizione totale, tutto è prezioso e parla alla nostra vita personale. EG 265 Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it |